Medici specializzandi già in corsia. E più fondi a chi aumenta i pazienti

Giovedì 5 Gennaio 2023
Medici specializzandi già in corsia E più fondi a chi aumenta i pazienti

VENEZIA  - (al.va.) A scuola, per specializzarsi in medicina generale. Ma anche già al lavoro, così da poter operare nelle guardie mediche, nelle sostituzioni del personale e pure nelle Usca, così da far fronte alla necessità di nuovi camici bianchi. Il percorso formazione-lavoro per i medici specializzandi in medicina generale è stato deciso dalla giunta regionale del Veneto. Un altro provvedimento approvato a palazzo Balbi, invece, proroga le disposizioni temporanee ed eccezionali in materia di assistenza primaria e di continuità assistenziale prevedendo la possibilità, su base volontaria, di portare per ogni medico di base il massimo degli assistiti da 1.500 a 1.800. Per chi aderisce è prevista una integrazione regionale all'indennità annua per il collaboratore di studio pari a 2 euro in più a quelli già previsti per assistito).

LE MOTIVAZIONI
«La pandemia - ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin - ha avuto un impatto rilevante sulla didattica formativa e ha consentito di testare sul campo nuove modalità. Con la frequenza ai corsi sono state rese compatibili le guardie mediche, le sostituzioni e tutte una serie di altre attività professionali come quelle in seno alle Usca. Un fattore che, insieme, alla cronica carenza di medici di medicina generale ha impresso un'accelerazione all'ingresso nel mondo del lavoro dei professionisti in questione». A luglio di quest'anno - sottolinea l'assessore - erano stati conferiti incarichi di Medicina generale già a 170 medici, più di un quarto dei corsisti.
«Una vera boccata di ossigeno per le zone carenti». Che all'ottobre scorso erano 586 e 209 sono state coperte grazie a incarichi temporanei assegnati a corsisti. «Ne rimangono 377 - ha detto Lanzarin - e mai come in questo contesto storico si rende necessario avvalersi anche di medici frequentanti la scuola di formazione».

I FONDI
La delibera che definisce l'assetto formativo fissa, per le tre annualità in corso nell'anno accademico 2021-22, un finanziamento di 8 milioni 500 mila euro da destinare alla Fondazione Scuola di sanità pubblica per la Formazione specifica in Medicina generale, dei quali 830.000 euro serviranno, grazie al Pnrr, a pagare 66 borse di studio aggiuntive alle 240 già finanziate con lo scopo sempre di far fronte alla carenza di medici di base.

La delibera che garantisce invece l'aumento del massimale degli assistititi, assegna alle Ulss del Veneto, in via temporanea ed eccezionale, un investimento complessivo fino ad un massimo di 29 milioni di euro per l'anno appena iniziato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci