Portogruaro, mancano medici in ospedale: il primario non va in pensione. «Fase delicata, ha scelto di stare vicino ai pazienti»

Mercoledì 7 Dicembre 2022 di Teresa Infanti
Portogruaro, mancano medici in ospedale: il primario non va in pensione. «Fase delicata, ha scelto di stare vicino ai pazienti»

PORTOGRUARO - Rinuncia ad andare in pensione per continuare ad aiutare i colleghi del reparto. Succede all'ospedale di Portogruaro e il medico in questione è il dottor Mauro Scanferlato, direttore del reparto di Medicina.

Il professionista si è avvalso del decreto legge 192/2019 che offre ai dirigenti medici del Servizio Sanitario Nazionale, solo fino al 31 dicembre 2022, la possibilità di chiedere il trattenimento al lavoro anche oltre il compimento dei 40 anni di servizio effettivo. 

IL RITRATTO

Il dottor Scanferlato è medico ospedaliero dal 1984, nella propria carriera professionale ha lavorato  all'ospedale di Venezia poi, per 25 anni, nella Medicina all'ospedale di San Donà di Piave e nel 2016 è stato nominato direttore della Medicina all'ospedale di Portogruaro. Attualmente è anche direttore del Dipartimento Paziente Fragile. «La carenza di medici su scala nazionale - commenta, annunciando la notizia, il direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi - è nota a tutti e la sanità pubblica sta percorrendo ogni strada possibile per recuperare queste professionalità. Ci troviamo in una fase delicata ma, pur nella complessità della situazione, ci sono persone che hanno scelto di aiutarci in modo importante e queste sono sicuramente un esempio da seguire per le nuove generazioni di medici. Scanferlato - continua Filippi - è professionista estremamente preparato ma è anche una persona straordinaria dal punto di vista umano. Ha scelto di proseguire quello che ha sempre fatto bene nella gran parte della propria vita: sempre presente sul luogo di lavoro, disponibile nell'aiutare i colleghi e a far crescere le nuove generazioni di medici, ha sempre posto le cure e l'attenzione per i pazienti in cima alle sue priorità».

IL COMMENTO

Per superare l'emergenza Covid e il problema della carenza di professionisti che si era manifestato già durante la pandemia, anche altri medici dell'Ulss del Veneto orientale, pur andando in pensione, avevano scelto di restare a disposizione dell'azienda, che gli aveva assunti con altre tipologie di contratti. Tra questi, l'ex primario del Pronto soccorso, Franco Laterza, e Paolo Orlando, direttore della Radiologia. In questo caso il dottor Scanferlato ha rinunciato proprio ad andare in quiescenza, nella consapevolezza del difficile momento che sta attraversando la sanità pubblica. «Rimango - afferma Scanferlato - perché sono innamorato del mio lavoro, per i colleghi e per i pazienti che mi gratificano moralmente di giorno in giorno per quello che faccio».

Il problema della carenza di professionisti è tra l'altro molto sentito nel Portogruarese, dove da qualche settimana si dibatte sul possibile ridimensionamento del reparto di Psichiatria. L'azienda sanitaria ha posticipato di un mese la trasformazione del servizio in Day Hospital nella speranza di poter ingaggiare nuovi medici. Sul tema si è espresso con una mozione e un ordine del giorno il consiglio comunale e la cittadinanza ha avviato una raccolta firme per chiedere il mantenimento della Psichiatria, reparto nato sul territorio nel lontano 1977. Se la ricerca di medici avviata da tempo dall'Ulss non dovesse andare a buon fine, il servizio portogruarese verrebbe temporaneamente trasformato in Day Hospital, le urgenze notturne e i ricoveri del fine settimana verrebbero gestiti a San Donà di Piave, dove verrebbero trasferiti i medici in servizio in riva al Lemene.
 

Ultimo aggiornamento: 18:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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