Il Bacchiglione esonda a Vicenza
La città finisce sott'acqua/ Foto e video

Lunedì 1 Novembre 2010
Il centro di Vicenza allagato (PhotoJournalist)
VENEZIA (2 novembre) - Situazione critica in Veneto, dove le province di Verona, Vicenza e Padova sono praticamente sott'acqua. Le piogge incessanti hanno fatto straripare il Bacchiglione a Vicenza e, nella notte a Padova, l'Alpone e il Trampigna nel Veronese, il Frassine in provincia di Padova. Un cinquantenne di Cresole di Caldogno (Vicenza) risulta scomparso: di lui non si hanno notizie da quando è sceso in cantina mentre stamattina tracimava il Bacchiglione. Un'altra persona, sempre di Cresole, che si era allontanata da casa, è stata ritrovata più tardi. Ed è proprio Caldogno il comune più devastato dall'alluvione e dalla piena del Bacchiglione.



Nel Padovano il Bacchiglione ha rotto gli argini nella notte in località Roncajette. Allagamenti sono stati segnalati dai vigili del fuoco tra Ponte San Nicolò e Casalserugo. Diverse le famiglie evacuate. Allagamenti anche in zona golenale, nel quartiere Paltana, alla periferia di Padova. Nessun problema invece per il centro storico patavino. Notte relativamente tranquilla a Vicenza e in provincia dopo gli allagamenti diffusi di ieri. Resta intanto interrotta la circolazione sulla A4 tra Montebello e Soave in entrambi i sensi di marcia.



Un tratto di duecento metri del fiume Frassine a Saletto, nella Bassa padovana, ha rotto gli argini ieri pomeriggio e allagato la campagna circostante per una superficie di diverse migliaia di metri quadrati a monte del ponte Caselle in località Prà di Botte. Per le famiglie evacuate è stata approntata una prima sistemazione per la notte nella palestra della scuola comunale di Megliadino San Fidenzio.



Nel Nordest l'acqua ha invaso strade e case, con migliaia di persone costrette a fuggire frettolosamente o a rifugiarsi sui tetti in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco: saranno almeno duemila le persone che hanno trascorso la notte fuori casa. Ma problemi ci sono stati anche nel Veneto Orientale, con allagamenti, frane e fiumi a livello di guardia nel Veneziano, nel Trevigiano e nel Bellunese.



Il maltempo ha causato pesantissimi problemi a Vicenza e nella sua provincia dove le abbondanti piogge delle ultime 24 ore hanno fatto tracimare in più punti il Bacchiglione, mentre il Retrone è al limite dei livelli di guardia. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco che stanno provvedendo a mettere in salvo le persone rimaste intrappolate nelle auto e a chiudere i sottopassi allagati. Nel comando dei vigili del fuoco si è trasferita la Croce Rossa dopo che la sua sede è stata dichiarata inagibile per allagamento.



Allagato il 30 per cento della città

La città di Vicenza ieri è stata stretta nella morsa dell'acqua. La tracimazione del Bacchiglione, che attraversa il capoluogo, ha provocato l'allagamento di circa il 30% del suolo cittadino. Le famiglie evacuate dalle proprie case sono alcune decine. La situazione è stata particolarmente pesante nel centro storico, con l'acqua del fiume che ha superato il Ponte degli Angeli; completamente allagata la zona attorno al teatro Olimpico, gioiello architettonico del Palladio, ma sotto l'acqua è stato anche Viale Diaz e tutti gli accessi nevralgici al centro cittadino, con conseguente paralisi del traffico. In Prefettura, per coordinare gli interventi di soccorso, è stata allestita un'unità di crisi, alla quale prende parte anche il nuovo questore, Angelo Sanna, insediatosi proprio oggi a Vicenza.



Il sindaco: non usate le auto

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, lancia un appello affinché in città nessuno usi l'automobile per spostarsi a causa del maltempo. Un appello finalizzato anche ad evitare che altre persone possano trovarsi intrappolate nelle zone allagate dalla tracimazione del Bacchiglione. Il Comune fa sapere che ogni emergenza va segnalata alla centrale operativa della polizia locale, allo 0444/545311.



Interrotte le ferrovie per Schio e per Treviso

Sono state chiuse la linea ferroviaria per Schio e per Treviso, mentre rilevazioni sono in corso sul tratto vicentino della Venezia-Milano, in quanto il livello dell'acqua è vicino alle rotaie. Nove cabine dell'energia elettrica dell'Aim Vicenza, la società municipalizzata, sono fuori servizio con conseguenti black out in molti quartieri. Sempre nel primo pomeriggio di ieri è stata chiusa per allagamenti la provinciale della "Riviera Berica", che collega la città con il Basso Vicentino.



Chiuso il ricovero della Caritas

Tra i 60 e gli 80 centimetri di acqua hanno invaso ieri il cortile della sede della Caritas diocesana a Vicenza, allagando tutti i locali: sportelli accoglienza, ricovero notturno (che nella versione invernale aveva aperto i battenti proprio ieri sera) e segreteria. Al momento dell'esondazione del Bacchiglione erano presenti nei locali 32 persone: 20 ospiti del ricovero, due volontari, nove ragazzi che vivono nell'appartamento protetto Icaro e il direttore don Giovanni Sandonà. «Siamo isolati e senza corrente, i danni sono ingenti - racconta don Sandonà - sia per quel che riguarda le strutture che il magazzino di viveri e coperte. Mi sento già di dire che per i prossimi 15 giorni non saremo purtroppo in grado di assicurare l'apertura del ricovero notturno ai senza tetto della città - conclude - così come un regolare funzionamento degli sportelli di aiuto alle persone in difficoltà».



Situazione critica per esondazioni dei fiumi anche a Caldogno, Arziagnano e Chiampo mentre frane si segnalano a Valli del Pasubio, Torre Belvicino e Schio.



Scuole superiori chiuse oggi in tutta la provincia di Vicenza a causa degli allagamenti dovuti al maltempo. Lo hanno deciso il Comune e la Provincia di Vicenza, sentita la Prefettura. Una decisione indispensabile per ridurre il traffico nelle numerose zone di crisi e consentire gli interventi di sgombero e pulizia delle strade e degli edifici allagati.



Scuole, a Valdagno, aperte materne, elementari, medie e asili nido. Ne dà notizia l'amministrazione municipale precisando che le scuole superiori (secondarie di secondo grado) saranno invece chiuse, a seguito di un'ordinanza emessa dalla Provincia. Il provvedimento della Prefettura lascia libertà ai sindaci di decidere della chiusura delle scuole d'obbligo del proprio territorio. Nel caso di Valdagno, la situazione viene ritenuta «ampiamente sotto controllo». La verifica è stata fatta dal sindaco Alberto Neri e dalla giunta, riuniti in municipio.
Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 20:12

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