Coronavirus. Il decalogo ai vescovi: nozze e battesimi solo per pochi intimi, stop ai funerali

Martedì 3 Marzo 2020 di Alvise Sperandio ​
Coronavirus. Il decalogo ai vescovi: nozze e battesimi solo per pochi intimi, stop ai funerali
1

Con sofferenza soprattutto per lo stop forzato delle messe, ma nel contempo con senso pratico e responsabilità, le Chiese del Veneto dettano misure stringenti per contrastare il possibile contagio da coronavirus.

Coronavirus, decreto del governo: tutte le misure per evitare il contagio IL DECRETO

Ieri il patriarca di Venezia Francesco Moraglia da presidente della Conferenza episcopale del Triveneto ha convocato al Centro Urbani di Zelarino i vescovi delle altre 9 diocesi per un confronto sul nuovo decreto per l'emergenza coronavirus. Tutte le celebrazioni pubbliche, in primis quella dell'eucarestia, restano vietate fino alla mezzanotte di domenica prossima. «Questa triste e dolorosa decisione rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell'esercizio delle Chiese locali», si legge in una nota diramata a fine incontro. Nove le decisioni assunte, tra cui spicca il ritorno al divieto assoluto del funerale in chiesa, che la scorsa settimana era stato ammesso in presenza dei soli familiari: ora o viene rinviato o si procede con una benedizione al momento della sepoltura. Chiese, oratori, patronati restano aperti, ma le persone possono frequentarli solo rispettando la distanza di un metro tra loro. Nelle chiese vanno tolte le acquasantiere. Sospesi anche i battesimi, le prime comunioni, le cresime, le liturgie e le vie Crucis quaresimali in forma pubblica, anche se organizzate all'aperto. In alternativa è possibile seguire le celebrazioni in tv, via radio o in streaming, e i fedeli sono invitati a pregare e fare la carità. Sono possibili solo i battesimi e i matrimoni con la presenza dei testimoni/padrini e familiari e la confessione in forma individuale, ma sempre col rispetto del metro di distanza. Ancora, sono sospesi gli incontri di catechismo, i ritiri, le uscite, le feste, le sagre, le iniziative culturali. Per il gioco, le attività sportive e i bar vale il principio cardine del metro di distanza. Gli appuntamenti delle visite pastorali sono rinviati, sospese le lezioni delle realtà accademiche ecclesiastiche al pari delle Università. Saltano anche le visite alle famiglie, eccetto che per i malati gravi. 

LA CARITÀ
Molto dettagliate anche le indicazioni sulle iniziative di carità: i centri d'ascolto e i servizi Caritas o parrocchiali continuano a funzionare ma a ingressi contingentati; lo stesso vale per le mense, che in alternativa possono distribuire i pasti con dei cestini che però vanno consumati fuori dalle strutture; nei dormitori non possono esserci assembramenti o altrimenti serve un presidio sanitario. «Decisioni gravi e dolorose, ma necessarie per per la salute e il bene comune. Le difficoltà di oggi diventino occasione di crescita per tutti», concludono i vescovi. 

IL REPORTAGE La strana vita dei veneti a distanza di sicurezza tra osterie vuote e negozi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci