VENEZIA - Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato il Protocollo d'Intesa con le Università di Padova e Verona, siglato a loro volta dai due rettori, che contiene i criteri e le modalità di erogazione dei benefici ai medici specializzandi in relazione all'impegno profuso per far fronte all'emergenza Covid-19, anche in condizioni di rischio biologico, e al ristoro dello stato di disagio conseguente allo svolgimento delle attività e alle misure organizzative adottate. La Giunta regionale ha già stanziato la somma complessiva di 784 mila euro. «Questi giovani medici - dice Zaia - hanno dato un contributo fondamentale in un lungo periodo di tempo coinciso con la più grave emergenza sanitaria della nostra storia moderna.
Il Protocollo prevede che i criteri per il riconoscimento dei benefici legati all'emergenza Covid siano il disagio da impegno profuso nell'esercizio delle proprie funzioni; il disagio organizzativo; l'entità potenziale del rischio biologico; il grado di continuità dell' incidenza dei primi tre criteri nel periodo tra il 21 febbraio 2020 e la conclusione dello stato di emergenza. I beneficiari sono suddivisi in tre fasce, con un compenso di 1.400 euro per la prima, 750 euro per la seconda e 350 euro per la terza. La prima fascia ricomprende gli specializzandi che, nelle unità operative di assegnazione, sono stati coinvolti in modo prevalente nelle attività mediche e assistenziali contraddistinte da massimo disagio organizzativo e di massimo rischio biologico potenziale. La seconda fascia riguarda gli specializzandi impegnati in attività connesse all'emergenza Covid attraverso attività di supporto da medio disagio organizzativo e rischio biologico potenziale.
La terza fascia interessa gli specializzandi impegnati in reparti, servizi, o attività contraddistinti da basso disagio organizzativo e basso/medio rischio biologico potenziale, che, nel periodo dell'emergenza, hanno risposto a fabbisogni assistenziali non assicurabili in reparti Covid dedicati. Il 100% degli importi pro capite sarà assegnato qualora la presenza presso i servizi o i reparti sia stata pari o superiore al 60% del numero delle giornate complessive di attività effettuabili in relazione all'impegno richiesto. Il 70% sarà assegnato qualora la presenza sia stata tra il 40 e il 60% delle giornate. Il 40% andrà a chi ha erogato una presenza tra il 20 e il 40%.