Autonomia, dopo 6 mesi la riforma arriva in aula. Relatore anche il leghista veneto Tosato Balboni: «Nessun baratto col premierato»

Mercoledì 22 Novembre 2023
Autonomia, dopo 6 mesi la riforma arriva in aula

Dopo sei mesi di discussione, 58 audizioni, 67 documenti ricevuti, 69 sedute, 649 emendamenti presentati di cui 385 votati e 83 approvati (dei quali 49 delle opposizioni), il disegno di legge sull'autonomia differenziata arriva in aula.

Ieri la commissione Affari Costituzionali ha dato il via libera al testo del ministro Roberto Calderoli con 13 voti a favore (i gruppi della coalizione di governo, la Svp più la senatrice Gelmini di Azione), sei contrari e un astenuto. A Palazzo Madama i relatori saranno Costanzo Della Porta (FdI) e Paolo Tosato (Lega).

Soddisfatto Calderoli: «Un ulteriore passo avanti per una riforma di buonsenso, che si pone l'ambizioso obiettivo di garantire i servizi e ridurre i divari tra aree del Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione». Concetto ribadito sui social dal vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini: «Un altro passo importante per una battaglia storica della Lega che porterà più efficienza, più servizi, più vicinanza ai territori, da Nord a Sud».


«Tutti i gruppi hanno sottolineato che questa legge esce migliorata - ha detto il presidente della commissione, Alberto Balboni (FdI) -. Il merito è di noi tutti, soprattutto delle opposizioni, che hanno mantenuto il confronto sul merito, mai scivolando su posizioni pregiudiziali». Balboni è stato netto: «Non c'è nessun baratto o scambio tra l'autonomia differenziata e il premierato, semmai ha un altro nome: si chiama programma di governo, che noi stiamo attuando».


LE REGIONI
Soddisfatti i governatori del Veneto e della Lombardia. «Dopo un immobilismo che non sembrava riservare nulla di buono e soprattutto negava il rispetto alla volontà espressa dai cittadini non solo veneti - ha detto Luca Zaia - con l'esecutivo in carica si stanno succedendo tutti i passaggi necessari per la riforma e vengono anche suggellati dal voto affermativo con un consenso che oggi (ieri, ndr) si è dimostrato anche allargato. Personalmente sento di ringraziare tutti i senatori che hanno acconsentito con il loro voto questo nuovo grande passo nel percorso verso un paese in cui l'autonomia differenziata sarà una realtà». «Autonomia il prima possibile per una maggiore efficacia dei servizi pubblici e risposte più concrete alle esigenze delle loro comunità territoriali, da sud a nord, per tutti coloro che hanno il coraggio di mettersi in gioco e prendersi responsabilità», ha detto Attilio Fontana.
«Ora avanti tutta per la madre di tutte le riforme per il Veneto e per i Veneti», il commento del segretario della Liga Veneta, Alberto Stefani. «Le prossime settimane saranno decisive e siamo pronti a dare battaglia per smontare le bugie e le imboscate che Pd e M5s si inventeranno per fermare l'iter», ha aggiunto la senatrice leghista Mara Bizzotto.


L'OPPOSIZIONE
Di tutt'altro avviso il Pd. «Invece che parlare di pagina storica, bisognerebbe avere il coraggio della verità - ha detto il senatore e segretario dei dem veneti, Andrea Martella -: il disegno di legge sull'Autonomia differenziata approvato nella Commissione Affari costituzionali del Stato ha tantissimi nodi irrisolti, si configura come una riforma inapplicabile, non prevede lo stanziamento delle risorse necessarie per l'attuazione ed è al momento, quindi, funzionale alla maggioranza solo per piantare l'ennesima bandierina in vista delle Europee. Se si aggiunge che le materie devolvibili stabilite dalla Commissione Lep riguardano funzioni assolutamente marginali, appare sempre più evidente che non si tratta di una vera riforma. Presenteremo le nostre proposte emendative anche per l'Aula, perché non c'è bisogno di leggi confuse che rischiano di determinare più danni che vantaggi». «Con questo disegno di legge - ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione bicamerale Questioni regionali - il Governo Meloni si schiera definitivamente contro il Mezzogiorno».


Al.Va.

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