Cambio vita, Luca si laurea in tecnologia web multimediale ma poi stravolge tutto

Martedì 4 Ottobre 2022 di Paolo Cautero
Cambio vita, Luca si laurea in tecnologia web multimediale ma poi cambia tutto

UDINE - Stradivari, Guarneri del Gesù, gli Amati, Maggini, sono tutti liutai considerati dei maestri artigiani da capolavori nella loro professione: con gli strumenti costruiti hanno contribuito a fare ancora più grande la musica. A essi deve essersi ispirato un giovane udinese Luca Zerilli - il quale, terminato il liceo scientifico e laureatosi in tecnologia web multimediale, ha deciso di cambiare totalmente registro per il tipo di a vita che pareva doverlo aspettare e che non gli piaceva - recandosi ad una scuola di liuteria a Parma frequentata da allievi di tutto il mondo. Dove ha iniziato a evidenziare durante due anni di lezioni la propria manualità di talento creando strumenti destinati sopratutto a clienti americani. E negli Stati Uniti si è anche recato per tastare meglio il terreno in cui si era avventurato.


Cosicchè, quattro anni fa, quando ne aveva ventisei, ha aperto laboratorio in via Petrarca a Udine, la sua città.

Gli inizi non sono stati favorevoli, causa lo scoppio dell'epidemia di Covid che ha ribaltato tutto, ma ora pare che le cose si mettano al meglio. Oltre a riparare e mettere a punto chitarre e strumenti ad arco, costruisce da zero violini, viole e violoncelli. Acquista i pezzi di legno (10 per 40 centimetri) - abete rosso di Tarvisio per la tavola che è la facciata del violino e acero dei Balcani per creare fondo, fasce, manico - e si mette all'opera con pazienza. Rivela che, fondamentale per la riuscita del manufatto, è dare la giusta finezza al legno utilizzato costituita da spessore massimo di tre millimetri, ma anche l'operazione di bombatura e le sette-otto mani di vernice sia ad alcool che ad olio sono importanti. È necessario più di un mese per avere il violino pronto: suo costo da 10 a 15mila dollari, considerando che il mercato migliore rimane lo statunitense, ma buoni acquirenti si trovano anche in Cina, Giappone, Corea.


«Col prodotto del lavoro confessa sincero Zerilli, che ha studiato anche contrabbasso al conservatorio di Udine - si riesce a vivere. Sono contento della scelta di vita fatta a suo tempo, mi gratifica. È bello vedere come un pezzo di semplice legno, grazie alle tue capacità manuali, diventi un mezzo che fa arte». Dunque coraggiosa la sfida che ha intrapreso e come lui sono pochi, meno delle dita di una mano nel Friuli Venezia Giulia andando controcorrente alle scelte che tanto frequentemente effettuano i suoi coetanei. «Spero conclude di vedere un giorno un mio strumento fra le mani di un famoso virtuoso, sarebbe il coronamento di un sogno».
 

Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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