CORDENONS - Un vaso di terracotta lanciato dal secondo piano contro il vicino che camminava in cortile.
LA DENUNCIA
La situazione stava diventando ingestibile e pericolosa. Sabato mattina è intervenuta una pattuglia della Polizia locale di Cordenons. Ieri gli agenti sono tornati in via Monte Grappa perché la tensione non accennava a placarsi. «Siamo a disposizione, pronti a intervenire in caso di necessità - aveva detto il sindaco Andrea Delle Vedove nel primo pomeriggio - Quella famiglia non sarà lasciata sola». Poco dopo, verso le 16.15, il blitz. Dopo la denuncia presentata in Questura a Pordenone da parte dei vicini di casa e l'ennesimo episodio minaccioso segnalato in mattinata da chi frequenta la corte, si è deciso di intervenire prima che la situazione potesse degenerare. La Questura ha chiesto il supporto del personale sanitario, intervenuto in via Monte Grappa con un'ambulanza e l'automedica. A supporto c'erano anche gli agenti della Locale e i militari dell'Arma. Il giovane è stato avvicinato dal medico anestesista e sedato. È stato poi trasportato all'ospedale Santa Maria degli Angeli, dove le sue condizioni di salute potranno essere valutate.
TERRORIZZATI
La vicina di casa era così spaventata che ha chiesto aiuto anche ai suoi compaesani attraverso un accorato post pubblicato domenica sera su "Sei di Cordenons se...". «Con quel giovane e la sua famiglia non ci sono mai stati screzi - spiega - Da giovedì sono cominciati i problemi con il ragazzo». Una escalation di minacce e getto di pietre, vasi, tazzine e pezzi di legno dall'alto. «Abbiamo cercato di dialogare con i genitori del giovane - prosegue la vittima - Ci hanno assicurato che non sarebbe più successo nulla. Ci siamo sprangati in casa, ma l'indomani siamo stati costretti a trasferirci dai miei suoceri, le minacce fisiche che ci ha rivolto mi hanno spaventato. Una sensazione di impotenza incredibile, non riesce neanche a descriverla. Ringrazio la Polizia locale che si è messa a nostra disposizione e l'umanità del poliziotto della Questura che ieri ha raccolto la nostra denuncia e ci ha ascoltato». In questi giorni era stato chiesto anche l'intervento del personale sanitario, affinché fosse valutata la salute psichica del giovane. Ma durante il colloquio con il medico, il ragazzo è apparto calmo e collaborativo. Le sue condizioni di salute saranno adesso valutate in ospedale a Pordenone.