Più taxi per i grandi eventi? Ceolin: «La flotta sarà implementata per queste occasioni, anche con esterni»

La protesta: "Chi opera oggi va anche alla base Usaf, Cordenons e Porcia. Ci sono giorni in cui si aspetta anche più di 20 minuti"

Martedì 8 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Più taxi per i grandi eventi? Ceolin: «La flotta sarà implementata per queste occasioni, anche con esterni»

PORDENONE - «Se devo essere sincera è uno dei settori che sino ad ora ha dato i minori fastidi.

Magari anche altri andassero avanti così». A parlare è l'assessore Elena Ceolini che tra le sue deleghe ha anche quella relativa ai Taxi di Pordenone. E in questo momento, con il decreto Omnibus che il Consiglio dei ministri ha in visione per l'approvazione, sarà un settore in cui arriveranno, dopo tanti anni, alcune rivoluzione. Come dire più licenze, anche se resterà una delle poche, se non l'unica categoria, non ancora liberalizzata.


LA SITUAZIONE
C'è subito da dire che il regolamento comunale che disciplina l'esercizio degli autoservizi pubblici non di linea è entrato in vigore nel dicembre del 1998. da allora ha subito una rivisione, non determinante, ma che ha assicurato qualc he licenza in più nel 2005. Da allora non è stato più toccato. In città c'è spazio per 25 licenze di taxi che operano anche con il radiotaxi. Pochi? Tanti? Ovviamente per chi lavora le licenze in città sarebbero anche troppe, mentre i cittadini vorrebbero poter avere una liberalizzazione per scegliere tra chi ha prezzi più bassi. Ma questo, almeno per ora, non è possibile.


L'ASSESSORE
«So del decreto in approvazione - spiega Elena Ceolin - ma devo dire che al mio ufficio, ma neppure a quello della dirigente che si occupa della questione taxi, non sono mai arrivate lamentele da parte degli utenti che protestano perchè non trovano auto libere e devono attendere parecchio tempo. Il fatto che non ci siano proteste su questo fronte, salvo qualche bega, ma più legata a questioni di tassametro - ci fa pensare che in città non ci sia bisogno di altri taxi. Almeno per adesso. I numeri, quindi, in pare che siano quelli corretti e sono sufficienti per il bacino di utenza».


I TAXISTI
Per la verità, come detto, i taxisti cittadini che hanno due postazioni fisse, in piazza XX Settembre e davanti alla stazione, collegate con il radiotaxi dalla centrale, continuano a ripetere che per la mole di chiamate, il numero attuale non solo è più che sufficiente, ma è addirittura eccessivo. Anche per questo è decisamente molto difficile, se non impossibile, riuscire a portare a casa una licenza, salvo il fatto di pagarla molto cara.


GRANDI EVENTI
Su una cosa, però, l'assessore Ceolin non ha dubbi. «Quando in città ci saranno grandi eventi, penso a Pnlegge, Pnpensa, ma anche Dedica, Incontriamoci oppure particolari concerti con artisti che portano parecchia gente, faremo in modo di implementare la flotta dei taxi a disposizione dei cittadini. Questo utilizzando i taxisti presenti, andando a chiedere se arrivano anche altri da posti diversi e pure con il noleggio con conducente, un ottimo servizio che già viene utilizzato in diversi casi. Per il resto -
conclude l'assessore - non vedo in questo momento la necessità di implementare licenze in città. In ogni caso in autunno incontrerò il capocategoria per chiarire insieme a lui la situazione a Pordenone».


LA PROTESTA
In realtà c'è anche chi protesta per questa situazione ed è una persona che non riesce ad avere la licenza. «Se il calcolo delle licenze viene fatto sul bacino di utenti di Pordenone - spiega - che è di circa 50.000 abitanti e poi si aggiunge la base Usaf di Aviano che conta circa 10.000 persone, vuol dire che c'è un potenziale aumento del 20% del lavoro. Se poi si aggiunge il fatto che i taxi di Pordenone operano sistematicamente anche sui territori comunali di Porcia e Cordenons il bacino totale è di oltre 100.000 persone per 18 taxi su due turni. Pordenone negli ultimi anni ha notevolmente aumentato gli eventi di interesse nazionale, internazionale e le fiere, però si è dimenticata di adeguare il servizio taxi a favore di chi vive la città. Il regolamento approvato nel 1998 (25 anni fa) aggiornava il numero dei taxi da 19 a 25 ma non è mai stato attuato. Oggi, di 25 licenze taxi previste dal regolamento, penso che solo 18 siano realmente attive e che il Comune di Pordenone si sia pure "dimenticato" di rimettere a bando nei termini previsti dalla legge regionale l'autorizzazione restituita al Comune molti anni fa da un taxista. Oggi - conclude - è facile non trovare risposta chiamando radio taxi Pordenone o avere tempi di attesa di oltre 20 minuti, e questa non può essere una sorpresa se i taxi di Pordenone non lavorano per la città ma lavorano pescando clienti dai comuni esterni».

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