Taxi, 20% di licenze in più ma non cumulabili, la spinta alla doppia guida: basterà una comunicazione

Dal governo anche gli incentivi. I sindacati: pronti a scioperare

Martedì 8 Agosto 2023 di Giacomo Andreoli
Taxi, 20% di licenze in più ma non cumulabili, la spinta alla doppia guida: basterà una comunicazione

Sburocratizzare e velocizzare. Con nuove licenze, anche temporanee e uno sprint sulla doppia guida. Arrivano le misure del governo per provare a risolvere il caos taxi, con vetture bianche introvabili e file interminabili di turisti nelle principali città italiane. Anche in prospettiva, per evitare situazioni ancora più ingestibili in occasione di grandi eventi come il Giubileo di Roma nel 2025. Dopo un apposito incontro last-minute ieri pomeriggio tra i tecnici del ministero delle Imprese e le associazioni sindacali che rappresentano i tassisti, nella versione finale del decreto “Asset e investimenti” vengono recepite alcune controproposte degli operatori di settore. In primis l’eliminazione delle ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive, evitando il doppio permesso dopo i nuovi concorsi. Ma le modifiche non soddisfano i tassisti, che chiedono ulteriori interventi nel passaggio in Parlamento per la conversione in legge. O altrimenti sarà sciopero. 
Se ne riparlerà a settembre, quando il decreto arriverà alle Camere dopo la pausa estiva, ma su eventuali modifiche il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha aperto. «Il confronto proseguirà» ha spiegato.

In ogni caso, però, il ministro ritiene che le misure siano «una risposta già importante a un’emergenza che c’è da tanto tempo nel Paese».

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LE MISURE

Tornando agli interventi approvati, le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali potranno bandire un concorso straordinario per aumentare fino al 20% le licenze esistenti. Basterà un parere dell’Autorità dei trasporti entro 15 giorni. Poi scatta il silenzio-assenso. Il bando sarà aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata. Semplificazioni e accelerazioni simili arriveranno per sbloccare le licenze temporanee di un anno, prorogabili per 24 mesi, anche con affidamento a terzi. 
E ancora: per l’acquisto dei taxi necessari all’esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio dell’ecobonus sulle vetture green. Stesso beneficio riconosciuto agli Ncc (Noleggio con conducente). Viene infine sburocratizzato lo strumento della doppia guida, per provare ad affrontare i picchi turistici con la massima efficacia e semplicità per gli operatori. Basterà la comunicazione, senza passaggi troppo articolati, tra gli uffici dei Comuni e le Camere di Commercio. Poi ci sono più fondi per i piccoli comuni così da poter migliorare la viabilità e aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico di linea e non di linea.
La risposta dei sindacati dei tassisti a parole è dura. «Se questo decreto così fatto sarà convertito in legge - spiega in una nota Unica Cgil - ci sarà lo sciopero generale e la mobilitazione». «Sono troppe - aggiunge Loreno Bittarelli, presidente dell’Unione Radiotaxi Italiani - le criticità di metodo e contenuto. La responsabilità politica e giuridica delle carenze funzionali del servizio nelle maggiori città italiane sono riconducibili, esclusivamente, alle inadempienze di programmazione dei Comuni, che avrebbero e dovuto intervenire anche seguendo le linee guida dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Il decreto sbaglia mira, e anziché intervenire sui Comuni inadempienti, interviene con un testo “marketing” che fa il copia incolla del Decreto Bersani, eliminando l’unica garanzia di seria e concreta istruttoria finalizzata al rilascio di nuove licenze della legge del 2011». 
Informalmente, però, fonti tra i tassisti presenti al tavolo di ieri al ministero delle Imprese fanno sapere che la disponibilità a dialogare tra le parti c’è. Lo sciopero, insomma, può essere solo un’arma sindacale utilizzata per intimare modifiche, mentre sottotraccia qualcosa potrebbe muoversi nelle prossime settimane.

LA CRITICA DEI CONSUMATORI

La possibile contestazione, comunque, viene fortemente criticata da alcune associazioni dei consumatori. «La manifestazione – spiega Assoutenti in una nota - sarebbe assurda e intollerabile, considerato che i provvedimenti contenuti nel decreto vanno a quasi esclusivo vantaggio dei tassisti». L’associazione è pronta a denunce penali contro i conducenti delle auto bianche qualora dovessero realizzare proteste e blocchi stradali a danno dell’utenza. «Le norme del governo – aggiunge il presidente Furio Truzzi - faranno arricchire i tassisti. Sul fronte dei consumatori, invece, il decreto non sembra contenere alcuna novità, in quanto l’aumento delle licenze è già una possibilità a disposizione dei Comuni, che tuttavia non ricorrono a tale strumento nonostante la carenza di auto bianche in circolazione, e crediamo non lo faranno nemmeno ora». 

Ultimo aggiornamento: 14:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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