Siccità, si allenta la morsa: «Scenario migliorato, ma non cantiamo vittoria. È una tregua armata»

Ad aprile si è fatta scorta riempiendo in parte i bacini: "Servono almeno 100 millimetri d'acqua per riempirli"

Sabato 29 Aprile 2023 di Loris Del Frate
RAVEDIS Il bacino della diga inizia a riempirsi d'acqua

«L’aspetto positivo? La pioggia che a quanto pare è prevista anche per la prossima settimana».

A parlare Massimiliano Zanet, direttore del Consorzio Cellina Meduna che senza dubbio visto l’aprile che c’è stato sino ad ora, a fronte dei presupposti di marzo sul fronte della siccità, deve aver brindato parecchio per lo scampato pericolo. Del resto toccherà al Consorzio questa estate rilasciare l’acqua per poter bagnare i campi degli agricoltori che hanno bisogno per non bruciare, come è accaduto in parte lo scorso anno, il raccolto. E se nel 2022 è stata una faticaccia riuscire a mantenere il ritmo delle innaffiature, in considerazione di come si erano messe le cose sino allo scorso marzo, nel 2023 sarebbe servito un miracolo.


LA PIOGGIA
«Invece - spiega Massimiliano Zanet- il meteo questa volta ci è venuto incontro. Se prima lo scenario era al limite della drammaticità, oggi possiamo dire che le cose sono decisamente migliorate. Naturalmente non possiamo dire che tutto è rientrato. Le falde sono ancora basse e non è da escludere che in piena estate, senza grosse precipitazioni, l’area del sanvitese e della Bassa possano avere anche qualche problema. Però diciamo subito che il mese di aprile è stato in linea con lo stesso periodo degli altri anni sul fronte dell e precipitazioni. Non è tutto - va avanti il direttore - perchè hanno aiutato parecchio le basse temperature che di fatto hanno evitato di bagnare, anche perchè la pioggia caduta aveva già fatto il suo compito».


I BACINI
«È stata una situazione ottimale perchè abbiamo fatto scorta nei bacini. Intanto possiamo dire che siamo in perfetta norma a Barcis, si sta piano piano riempiendo Ravedis. Sul fronte dell’asta del Meduna, siamo più o meno nelle stesse condizioni con gli invasi che si stanno riempiendo. A questo punto possiamo dire che se continuano a rimanere le temperature basse servirebbero circa 100 millimetri d’acqua per tornare ai livelli di tranquillità. Mi rendo conto che con il meteo non è mai possibile fare previsioni certe a medi o lunghi periodi, ma mi sento di affermare che siamo in una situazione in cui possiamo tirare il fiato. Siamo in tregua. Armata - spiega Zanet - ma pur sempre tregua. E rispetto a come eravamo messi è decisamente un gran bel passo in avanti».


IL TAVOLO
C’è da aggiungere che la stagione vera per l’irrigazione inizia formalmente il primo giugno, ma se ci fossero state giornate di caldo pesante e non ci fosse state la pioggia già oggi sarebbe stato necessario mettere mano alle pompe dell’irrigazione. Ma c’è anche un’altra via d’uscita. «In effetti - va ancora avanti il direttore del Consorzio Cellina Meduna - possiamo dire che il nostro servizio irriguo sarebbe in perfetta sintonia se almeno ogni otto - dieci giorni, da qui ad agosto ci fosse una giornata di pioggia che garantisse almeno una trentina di millimetri. In questo caso la situazione andrebbe avanti senza patemi per l’intera stagione. In ogni caso il tavolo tecnico con la Regione, i gestori degli acquedotti, dei Consorzi e dei gestori degli impianti idroelettrici, resta sempre attivo. Credo che sarà convocato a breve per fare il punto».


LE COLTURE
C’è un altro aspetto che gli stessi coltivatori della regione avevano messo in campo per evitare di trovarsi a gestire problemi tra qualche mese. In pratica sono state modificate diverse colture per fare in modo che la maggior necessità di acqua non coincidesse con i periodi (ovviamente indicativi) di maggior siccità. Resta però un particolare che non è passato inosservato. Nonostante il fatto che il problema siccità si sia ammorbidito i prezzi di frutta e verdura, anche a chilometro zero, non sono calati.

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