Il restauro della scritta fascista di Ranzano continua a far discutere. Il caso finisce dal Comune alla Procura

Domenica 30 Luglio 2023 di Riccardo Saccon
Il restauro della scritta fascista di Ranzano continua a far discutere. Il caso finisce dal Comune alla Procura

FONTANAFREDDA - Respinte dal consiglio comunale entrambe le mozioni presentate dalle liste civiche Idee in comune e Cittadini.

Con il voto contrario della maggioranza E l'astensione del Partito Democratico, le assise hanno respinto sia la mozione sulla scritta fascista a Ranzano sia quella sulla possibilità di un impianto di cremazione sul territorio comunale. Sulla scritta fascista il sindaco Michele Pegolo ha annunciato che la mozione è stata passata direttamente alla Procura della Repubblica di Pordenone. Saranno i giudici inquirenti ad esaminare i rilievi posti dai consiglieri Sonia Chiarotto, Paolo Bertossi e Claudio Peruch. Nel suo intervento Pegolo ha ribadito che non spetta a lui decidere se il rinnovo della scritta fascista sulla casa lungo la strada che da Vigonovo porta a Ranzano possa configurarsi come apologia di fascismo. «Invece di una mozione potevate presentare denuncia direttamente in Procura». Bertossi e Peruch hanno ribadito la necessità di cancellare quella scritta riportata a nuova vita proprio lì dove vennero trucidati anche dei partigiani. Il problema, secondo Peruch, è che «qualcuno deliberatamente ha voluto rinnovare una scritta che il tempo stava cancellando e che andava così nell'oblio. Non può essere che uno si sveglia al mattino e riporta a nuova vita una scritta di epoca fascista. Ormai non si leggeva più. Ribadiamo però un concetto: noi siamo rappresentanti dei cittadini e portiamo in consiglio gli argomenti che riteniamo importanti per i nostri cittadini. Una cosa è discutere dell'oggetto della mozione, altra metterne in discussione l'opportunità».


La puntualizzazione

«Penso ha spiegato Adriana Del Tedesco, capogruppo del Pd che la mozione sia sbagliata nella forma, è vaga e per questo noi ci asterremo. È una materia complessa. Quella scritta fa male, proprio perché lì a Ranzano ci fu l'agguato ai partigiani, ma dobbiamo anche andare avanti perché oggi Ranzano ha bisogno di ben altre cose, invece è diventata località famosa solo per quella scritta». Andrea Poletto, avvocato, del Pd, ha poi spiegato che «chiunque ha la possibilità di denunciare un simile fatto. Inoltre l'apologia del fascismo è un reato specifico ben chiaro, grazie anche alla sentenza della Corte Costituzionale 74 del 1958, e si procede d'ufficio. Potremmo inoltre chiederci come mai non ci sia stata in questo lasso di tempo, perché la cosa a me non risulta, una denuncia da parte dell'Anpi». Sulla stessa linea anche il consigliere Della Schiava.

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La cremazione

Bocciata anche la mozione sulla possibilità di ospitare a Fontanafredda un'ara crematoria. Anche qui voto contrario della maggioranza e astensione del Pd. «Ormai ha ricordato Peruch si va verso la scelta della cremazione. Riteniamo che ospitare un'ara crematoria possa essere vantaggioso per i nostri cittadini. Oggi non chiediamo un parere tecnico, ma capire la volontà». «Ci sono tanti aspetti da valutare - ha ricordato il sindaco -; voi avevate chiesto la gratuità perpetua, ma non credo si possa fare e comunque gli aspetti da esaminare sono davvero molti, dall'opportunità stessa, alla luce dei centri già presenti in Regione, in funzione degli abitanti, dagli aspetti economici, ma anche da quelli non secondari legati alla viabilità».
Il Consiglio ha chiuso poi i lavori con l'approvazione dell'assestamento di bilancio, approvato con l'astensione dell'opposizione, del mantenimento degli equilibri che negli anni è sempre stato ampiamente rispettato, nonché il Pac d'iniziativa privata Emere, area residenziale lungo Anello del sole, bocciata però dal Pd.

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