Pnrr, assegnati al Veneto nove miliardi e mezzo: sono oltre 10mila i progetti finanziati

Venerdì 30 Giugno 2023 di Alda Vanzan
Pnrr, assegnati al Veneto nove miliardi e mezzo - Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay

Migliorare le infrastrutture viabilistiche e scolastiche, potenziare i servizi sanitari e la ricerca, sostenere il turismo e le attività produttive. È a questo che punta la Regione Veneto con i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di oltre 9 miliardi e mezzo di euro e alcuni di questi fondi sono già stati utilizzati. A Treviso, ad esempio, è partita la sperimentazione della nuova centrale operativa Suem 118, un sistema che consentirà di localizzare esattamente la posizione di chi chiama e, quando la telefonata avviene da telefono cellulare, avviare una videochiamata con l'utente per avere informazioni più dettagliate sull'evento e sulle condizioni cliniche. Ma la maggior parte degli interventi finanziati con il Pnrr riguarderà le infrastrutture. A fare il punto è stato ieri il governatore della Regione, Luca Zaia, secondo il quale «il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un'occasione imperdibile per consentire al nostro Paese quelle trasformazioni che possono garantire alla cittadinanza un futuro più inclusivo, verde, digitale e alle imprese un sistema più snello, efficiente e sostenibile».


I NUMERI
Al 1° marzo 2023 risultavano approvati e finanziati 10.264 progetti, che facevano del Veneto la quarta regione in Italia per numero di azioni.

Sedici i progetti strategici già presentati da Palazzo Balbi al Governo. Le risorse destinate al Veneto sono pari a 9.564,54 milioni di euro. A pesare in maniera significativa sono le infrastrutture e, in particolare, l'Alta velocità/Alta capacità (Brescia-Verona-Vicenza-Padova) per oltre 3,7 miliardi di euro; seguono gli interventi per la salute - oltre 1 miliardo di euro e quelli per le politiche del lavoro e l'istruzione - oltre 1,1 miliardi di euro. Gli interventi a valere sul territorio e l'ambiente ammontano a oltre 860 milioni di euro; quelli a favore dell'innovazione e della ricerca superano gli 800 milioni di euro; quelli per il turismo e la cultura si aggirano attorno ai 438 milioni di euro; quelli per l'energia e l'efficienza energetica superano i 305 milioni di euro e la digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione arrivano quasi a 208 milioni di euro.


NEI TERRITORI
I progetti più significativi riguardanti il territorio del Veneto sono, oltre alla Tav, la tramvia a Padova, le piste ciclabili turistiche (Adriatica, "Vento" Venezia-Torino, Trieste-Venezia, Garda, "Sole"), il progetto sul Delta del Po, i progetti di ricerca universitari, il progetto di Recoaro Terme sui borghi storici, il progetto all'Arsenale di Venezia in capo alla Biennale, l'idrogeno a Marghera, gli interventi sul sistema portuale (ad esempio l'elettrificazione delle banchine a Marghera). E poi interventi diffusi su asili nido, scuole, case di comunità.


LA CRITICITÀ
Se la quota maggiore di risorse è gestita da Rfi in relazione alla Tav, a seguire ci sono i Comuni, la Regione, le Università, gli istituti scolastici. Il problema è che nei Comuni si fatica a cogliere le opportunità offerte dal Pnrr perché manca il personale e soprattutto mancano le competenze tecniche adeguate a supporto. La Regione - riferisce una nota di Palazzo Balbi - si è anche attivata per monitorare quotidianamente l'andamento del Pnrr, in modo da poter essere un punto di riferimento per i cittadini, le istituzioni, le rappresentanze. «La trasparenza - ha detto Zaia - è uno degli elementi chiave nella gestione dei finanziamenti pubblici in Veneto». Nel sito istituzionale è disponibile una apposita sezione con i dati finanziari aggiornati al 16 giugno.

Ultimo aggiornamento: 17:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA