Sanità, lunghe attese per una visita? Ecco cosa fare per essere garantiti nei giorni previsti

Stefano Vignando, medico dello Snami spiega la procedura per andare dal privato e poi farsi rimborsare la prestazione

Venerdì 21 Luglio 2023 di Loris Del Frate
Sanità, lunghe attese per una visita? Ecco cosa fare per essere garantiti nei giorni previsti

PORDENONE - Visti i lunghi tempi di attesa, sottolineati tra l’altro dall’articolo pubblicato nell’edizione del 20 luglio del Gazzettino di Pordenone e Udine, sono stati molti i lettori che hanno chiamato per sapere come comportarsi nel caso in cui la visita con il servizio sanitario regionale non venga evasa nei tempi previsti o almassimo con un ritardo minimo.

Il problema riguarda, in particolare, le priorità “B” che dovebbero essere assicurate in 10 giorni massimo di attesa. Più di due terzi di queste, sia visite che esami diagnostici, sforano - e anche di parecchio - i tempi previsti. Cosa si puà fare?

L’esperto

A spiegarlo è un medico, Stefano Vignando, segretario dello Snami, il sindacato autonomo dei medici. Ebbene Vignando su questo fronte si sta battendo da tempo. In realtà esiste una strada esiste, ed è giusto che i pazienti inizino ad usarla. «Nel caso in cui la prestazione di primo accesso e in classe di priorità non sia garantita nei tempi massimi previsti - si legge in una delibera - viene prenotata la prima data disponibile. Inoltre le aziende devono ricercare ulteriori spazi disponibili nell’ambito aziendale contattando anche i responsabili delle Unità operative». Questo percorso devono farlo all’interno dell’Azienda di competenza.

Dopo la ricognizione

Al termine dell’iter viene ricontattato l’utente proponendo la prima disponibilità trovata. Qualora l’Azienda non riesca, comunque, a soddisfare, in regime istituzionale, le richieste di prenotazione nei tempi previsti, anche attivando eventuale aumento della disponibilità dell’offerta, l’utente deve inviare al proprio Distretto Sanitario di residenza la domanda di autorizzazione ad effettuare la prestazione in libera professione in strutture pubbliche o private accreditate».

Le priorità

Per le prestazioni in priorità “B” la richiesta deve pervenire entro 4 giorni dalla prenotazione. Il Distretto Sanitario di residenza, anche con il supporto degli specialisti, valuta l’appropriatezza prescrittiva della richiesta delle prestazioni ambulatoriali. In caso di accertato diritto da parte dell’utente all’esecuzione della prestazione in libera professione, il Distretto Sanitario di residenza, verificata l’appropriatezza della richiesta, rilascia l’autorizzazione all’utente al quale spetta il rimborso dell’intera spesa sostenuta, ad eccezione del costo del ticket che rimane a suo carico, se dovuto».

Sanità, liste d'attesa, piano del Fvg per ridurle: 10 milioni, prestazione aggiuntive e ricorso ai privati

Inappropriato

In caso di richiesta inappropriata il Distretto Sanitario di residenza, anche con il supporto degli specialisti, rilascia il diniego motivato all’utente e informa il medico prescrittore». Un caso che di fatto ha aperto la strada alle visite private per i tempi lunghi delle attese è accaduto a Trieste, ma potrebbe essere emblematico per qualsiasi Azienda territoriale. Un cittadino con prescrizione B si rivolge al Cup l’11 luglio 2023 che gli fissa il primo appuntamento disponibile per la visita neurologia il 28 agosto. Ovviamente ben lontano da quando avrebbe dovuto essere. Il cittadino rifiuta. La seconda data utile che gli viene proposta è per il 24 luglio, tre giorni dopo il tempo utile. Il cittadino rifiuta ancora e invia la richiesta di una visita alternativa in una struttura privata al distretto di competenza con la documentazione clinica. Il distretto, visionato i documenti accoglie la richiesta. Il cittadino va in una struttura privata due giorno dopo, viene visitato e paga 152 euro chiedendo la restituzione. L’Azienda trattiene i 29 euro del ticket e gli restituisce 129 euro. Certo è che se tutti facessero l’iter di questo cittadino, previsto dalla norma, forse una accelerata potrebbe anche venire fuori piuttosto che rimborsare tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci