AZZANO DECIMO - Ieri si è aperta a Genova e durerà fino al 26 settembre, la 63° edizione del Salone Nautico, un appuntamento sia per il mercato internazionale della nautica e per gli appassionati del mare. Inoltre è una piattaforma globale di confronto istituzionale, tecnico e di mercato per tutto il settore. Un’occasione imperdibile per ammirare barche a vela, motori fuoribordo, gommoni, poweboat, motoryacht e naturalmente tutte le novità della nautica nazionale e internazionale oltre a un ricco calendario di eventi. Tra i prestigiosi brand della nautica di lusso spicca anche Bayamo, dal nome del cantiere e leader nei Rib customizzati in alluminio marino, quello che sarà presente a Genova è il nuovo R 13.1 Performante, risultato della stretta collaborazione con lo studio Akesdesign.
ECCELLENZE
Ma l’imprenditore azzanese non si è limitato solo alla realizzazione della complessa struttura in allumino nella sua azienda di Casarsa: per “vestire” su misura il nuovo 13 metri con timoneria centrale, cucina e sedute, si è avvalso delle migliori eccellenze locali in termini di manifattura e artigianalità, che hanno realizzato gli interni in legno, i materassi su misura, un’innovativa tv specchio integrata, la rubinetteria, i sedili di comando e le zone relax, affidando l’intera comunicazione ad un agenzia del nostro territorio. Questa è la storia di un giovane imprenditore, che crede nell’alluminio e nel suo utilizzo. Un ambizioso progetto, Bayamo, dove si incontrano, un sogno, l’amore di famiglia per il mare, l’investimento in ricerca. Spiega orgoglioso Alex: «È bello vederla in acqua, quando navighi anche a forte velocità, non entra una goccia d’acqua, e poi non senti l’onda. Mi definisco uno spirito di competizione e dedizione, come le mie barche. Metallo salsedine, questi sono gli odori della mia infanzia – racconta -. Un’infanzia divisa tra l’officina di carpenteria di mio padre, dove da piccolo andavo a giocare, e il sogno cullato da sempre di conquistare il mare. L’amore per il mare me lo ha trasmesso mio padre, prima con le vacanze in campeggio, e poi con le uscite domenicali in gommone. Poi con il tempo - afferma - è diventato un mezzo a cui non potevo più rinunciare, mi faceva sentire libero. Quando mio padre è mancato nel 2007, avevo 20 anni, mi sono imposto una sfida: raccogliere l’eredità del suo lavoro, trasformandola nella passione che ci aveva sempre uniti – precisa -. Così decisi di progettare il mio gommone, che fosse in alluminio, totalmente artigianale, e personalizzato nelle dotazioni e negli elementi di arredo, leggero e altamente performante. Perché in alluminio? Perché è totalmente riciclabile a fine vita senza impattare sull’ecosistema, a differenza della vetroresina che va smaltita sostenendo costi onerosi. Ma quello che più mi piace - conclude - è che questo gommone è un prodotto che parla di territorio, intriso di passione, che esalta e valorizza la manualità, l’innovazione, grazie a tutto il team di imprenditori, “capitani coraggiosi”, per la creatività e l’ingegno italiano».
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