Nel Friuli occidentale ci sono buste paga più ricche: la Regione è al quinto posto per retribuzione in Italia, ma servono incentivi

Domenica 29 Ottobre 2023 di Antonella Lanfrit
Nel Friuli occidentale ci sono buste paga più ricche: la Regione è al quinto posto per retribuzione in Italia, ma servono incentivi

Il Fvg si colloca al quinto posto in Italia per il livello di retribuzione, superiore di mille euro rispetto alla media nazionale. All'interno della regione, però, la situazione è diversificata: i lavoratori del settore privato più "ricchi" sono quelli della provincia di Trieste, la cui busta paga è superiore del 13,2% rispetto alla media italiana, con 24.747 euro l'anno. Al secondo posto i lavoratori pordenonesi, che hanno uno stipendio del 7,2% più alto rispetto alla media italiana, con 23.451 euro l'anno. Anche Udine è appena superiore alle media (+1,1%), mentre a Gorizia i lavoratori del privato, con 20.834 euro l'anno, stanno sotto la media di 4,7 punti percentuali. A dare il quadro della situazione è l'analisi compiuta dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, con elaborazione dei dati Inps.

I DETTAGLI

Lo studio dà in contemporanea anche una spiegazione della differenziazione presente in regione a favore delle buste paghe dei lavoratori triestini, che si collocano al settimo posto tra le 103 province italiane. «Poiché Trieste ha un numero molto contenuto di abitanti e conseguentemente anche di occupati spiega la Cgia è evidente che la presenza in città di realtà importanti come le Assicurazioni Generali, la Fincantieri, Illy contribuiscono a innalzare in maniera significativa la media». Con 22.829 euro all'anno di stipendio medio, il Fvg è quinta in Italia dopo la Lombardia che guida la classifica con i lavoratori del settore privato che guadagnano in media 27.285 euro all'anno, l'Emilia Romagna, che la segue al secondo posto, ma a distanza, con 23.798 euro, il Piemonte con 23.661 e il Veneto con 22.852 euro. Il Fvg scende di qualche posizione, ma resta comunque nella parte alta della classifica, quando a essere analizzata è l'applicazione della contrattazione di secondo livello che, secondo la Cgia di Mestre, è una delle vie da percorrere piuttosto che adottare il salario minimo.

In regione sono attivi 355 contratti decentrati, di cui 327 sono aziendali e 8 territoriali. I dati del Ministero del Lavoro non consentono però di misurare il numero di lavoratori coinvolti a livello regionale. Quello che è noto invece, specifica lo studio mestrino, è che in Italia sono interessati solo 3,3 milioni di dipendenti (il 20 per cento circa del totale nazionale), di cui 2,1 da contratti aziendali e 1,1 da contratti territoriali.

LA RICETTA

La Cgia conferma che per innalzare gli stipendi dei lavoratori dipendenti, soprattutto quelli con qualifiche professionali minori, bisognerebbe continuare nel taglio dell'Irpef e diffondere, per l'appunto, la contrattazione decentrata. Poiché l'Italia ha il maggior numero di lavoratori coperto da contrattazione collettiva nazionale rispetto al resto d'Europa, il 95%, «dovremmo spingere per diffondere ulteriormente anche la contrattazione di secondo livello, premiando in particolar modo il raggiungimento di obiettivi di produttività anche ricorrendo a accordi diretti tra gli imprenditori e i propri dipendenti». In questo modo, sostiene ancora la Cgia, «daremmo una risposta soprattutto alle maestranze del Nord e in particola modo del Friuli Venezia Giulia che, a seguito della crescita dell'inflazione, hanno subito più degli altri una spaventosa perdita del potere d'acquisto negli ultimi due anni». Per appesantire la busta paga dei lavoratori, oltre alla maggior diffusione della contrattazione decentrata, «sarebbe necessario rispettare le scadenze entro le quali rinnovare i contratti di lavoro conclude il documento della Cgia -. Al netto del settore agricolo e domestico, infatti, al 1° settembre scorso il 54 per cento dei lavoratori dipendenti del settore privato in Italia aveva il contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto».

Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 09:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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