Il male distrugge i sogni di mamma Cristina, morta a soli 47 anni. Aveva scoperto il "nemico" tre settimane fa

Venerdì 11 Marzo 2022 di Lorenzo Padovan
Cristina Liva

SPILIMBERGO - «Fortunato chi l’ha conosciuta»: è affranto, Alberto Grassetti, da quasi 30 anni socio di Cristina Liva, consulente del lavoro di Spilimbergo, morta ieri a soli 47 anni dopo una malattia fulminante. «Lascia un vuoto incolmabile - ha ricordato il noto dottore commercialista, presidente dell’associazione musicale Tomat e consigliere di Friulovest Banca -: non per una questione di tecnicismi, che pure conosceva come pochi, ma per l’umanità che sprigionava. Era una professionista impeccabile e una mamma amorevole.

Tutti noi abbiamo sempre ammirato la straordinaria capacità di coniugare i due aspetti: zelante e disponibile sul lavoro senza mai far mancare affetto e presenza ai due figli, Elena di 12 anni e Thomas di 16».

IL DRAMMA

Cristina Liva ha scoperto di essere affetta da un tumore soltanto tre settimane fa. Nessuna avvisaglia salvo un mal di schiena che la stava tormentando da gennaio ma che si pensava legato a qualche movimento brusco. È passata, in un solo fine settimana, dall’essere l’ultima a chiudere alle proprie spalle la porta dello studio associato a non potersi presentare al lavoro perché ricoverata d’urgenza in ospedale. «Un’assenza che toglie il fiato - ha concluso Grassetti -: così come i famigliari, ho passato la giornata a ricevere il cordoglio di colleghi e clienti che l’avevano vista qui ancora a metà febbraio. L’intera città è incredula per questa scomparsa così prematura: possiamo soltanto stringerci attorno ai ragazzi e al marito Alfonso Carillo». La famiglia Liva era stata funestata esattamente un anno fa dalla morte del papà di Cristina: Sante “Tino” era infatti uno dei personaggi più noti della comunità mosaicista. Per decenni è stato una delle colonne portanti del volontariato e dell'associazionismo nel mandamento. Fu dirigente dell’associazione “I Due campanili”, della Pro Spilimbergo e soprattutto del Consorzio tra le Pro loco dello Spilimberghese Arcometa, di cui è stato presidente dal 2000 al 2015. Tino Liva, scomparso a 70 anni, era notissimo anche per essere stato a lungo il presidente della sezione Aia di Maniago dal 2000 al 2008. Nel lontano 1974 - proprio l'anno di nascita della figlia Cristina - fu tra i primi associati delle giacchette nere maniaghesi, di cui ha fatto parte per 47 stagioni ininterrottamente. Gran parte delle passioni paterne sono state tramandate a Cristina, che ha sempre sostenuto, con spirito altruistico, le attività di numerose associazioni della città. Cristina era entrata nello studio Grassetti subito dopo il diploma di ragioneria per poi diventare consulente del lavoro, categoria di cui ricopriva attualmente anche cariche a livello provinciale. Oltre al marito e ai figli, lascia la mamma Adriana e il fratello Francesco, con la cognata Elisa e la nipotina Anastasia. I funerali saranno celebrati domani, alle 15.30, nella Chiesa di Baseglia, ove il feretro giungerà dall’ospedale di Spilimbergo. Vastissimo cordoglio è stato espresso ai congiunti a ogni livello della comunità locale e provinciale.

IL RICORDO

«Ci lascia una persona speciale - hanno fatto sapere le amiche di Spilimbergo -. Il suo tratto distintivo era il sorriso. Se dovessimo scegliere un solo aggettivo per descriverla sarebbe 'solare', caratteristica che le garantiva un'immediata empatia con ogni interlocutore. Quanto buonumore ha dispensato, quanta generosità ha saputo regalare a tutti noi. Siamo distrutte per questa perdita così improvvisa: solo poche settimane fa stavamo progettando tante cose da fare assieme alla fine di questa pandemia».

Ultimo aggiornamento: 18:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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