Ladri s'intrufolano in casa: sparisce la collezione di orologi del valore di 50mila euro

Domenica 29 Gennaio 2023 di Mirella Piccin
Orologi (foto di archivio)

FIUME VENETO - Il rientro a casa e l'amara sorpresa: è il finale di giornata, inatteso e sgradevole, che accomuna tre famiglie visitate dai ladri venerdì tra le 18 e le 20.30. Furti messi a segno con le stesse modalità in altrettante abitazioni di Fiume Veneto e San Vito da due o tre persone con i volti coperti da passamontagna, come segnalato da alcuni residenti.

Bottino più importante a San Vito dove è stata rubata una collezione di orologi del valore di 50mila euro. Poi c'è stato un altro colpo ai danni del negozio edicola di via Toti, ad Azzano, ma in questo caso il ladro ha approfittato della confusione per portare via due borsellini con all'interno 800 euro.

NELLE CASE
Non sono passati inosservati quegli uomini vestiti di nero e con passamontagna che venerdì sera passeggiavano lungo alcune vie fiumane. Probabilmente si trattava degli autori dei due furti messi a segno in due abitazioni in via Battisti, da dove hanno rubato effetti personali, denaro e un orologio, e in via Verdi dove il bottino è stato assai magro. Da Fiume Veneto sono poi passati nella vicina San Vito e, dopo aver tentato di entrare in una casa in via Bassa, hanno scelto un'abitazione di via San Carlo da dove hanno portato via 15 orologi del valore di 50mila euro, che non erano custoditi in cassaforte. La modalità usata è sempre la stessa: forzare porte o finestre. I furti sono stati denunciati ai carabinieri che, anche grazie alle telecamere installate in alcune zone, potrebbero risalire alla o alle auto utilizzate dalla banda.

IN EDICOLA
Ammonta invece a circa 800 euro il furto con destrezza all'interno del negozio e rivendita giornali, in via Enrico Toti nella frazione di Tiezzo, ai danni della titolare Annarita Morassut. Il furto è avvenuto venerdì tra le 8.30 e le 9 ma la titolare si è accorta poi che erano spariti i due borselli, che tiene nel cassetto sotto il banco, un fondo cassa con i soldi raccolti, che a fine giornata si porta a casa. Dalle 8.30 in poi sono entrati diversi clienti, un via vai di persone per la maggiore conosciute, secondo il racconto di Morassut che non nasconde la rabbia e l'amarezza: «Non so come possa essere accaduto, anche perché sono sempre stata in cassa, se non per dare un rivista, e poi non ricordo di essermi assentata o spostata. In negozio eravamo io e mia figlia, poi è arrivata una conoscente che è rimasta a chiacchierare come altre volte, qualche minuto in più. Poi sia mia figlia che la signora sono uscite, sono rimasta in negozio da sola. Da questo momento sono entrati e usciti diversi clienti. Per la maggiore hanno acquistato quotidiani e riviste, una signora ha pagato con 50 euro, le ho dato il resto, altri mi hanno pagato con monete, ma non ho osservato nulla di strano. Poi dovevo dare il resto ad un'altra signora, apro il cassetto, ma i borselli erano spariti. In questi giorni non ho avuto tempo aggiunge la commerciante -, ma lunedì andrò dai carabinieri a sporgere denuncia».

 

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