Noncello, la piena ritarda gli interventi per navigabilità. Meduna, a rischio l'argine dopo il maltempo

L’amministrazione comunale di Pordenone spera di avere un quadro complessivo dei danni entro la fine di questa settimana

Giovedì 4 Aprile 2024 di Marco Agrusti
Fiume Noncello a Pordenone

PORDENONE - L’assessore pordenonese all’Ambiente, Mattia Tirelli, non si nasconde e parla di una «situazione complessa». E si riferisce al Noncello, al centro di una corsa contro il tempo per le operazioni che dovranno servire a garantirne nuovamente la navigabilità. Un’operazione che doveva scattare immediatamente e che invece sarà più complicata a causa dell’ultima ondata di maltempo.

Una piena, quella del fiume che attraversa Pordenone, che non ha provocato danni alle abitazioni e non ha allagato terreni privati, ma che ha messo i bastoni tra le ruote proprio per quanto riguarda le operazioni di ripristino finanziate dalla Regione. 


IL QUADRO DEI DANNI

L’amministrazione comunale di Pordenone spera di avere un quadro complessivo dei danni entro la fine di questa settimana. Solamente allora si potrà capire come e quando sarà possibile mettere mano al corso del Noncello per far tornare il fiume navigabile. «La situazione più critica - ha spiegato sempre l’assessore comunale Mattia Tirelli - è quella tra l’imbarcadero e Vallenoncello e in aggiunta anche quella fino alla confluenza tra il Meduna e il Noncello stesso. «Le dighe - ha aggiunto l’esponente della giunta Ciriani - hanno lavorato bene. E contano anche i lavori svolti in passato, perché nei primi anni Duemila una situazione simile avrebbe provocato certamente allagamenti di una certa importanza. Invece oggi tutto questo non è successo. Per quanto riguarda i lavori di ripristino del fiume, invece, dovremo valutare i danni di questa piena». 


IL PROBLEMA

In conseguenza degli effetti dell’ultima ondata di maltempo e del passaggio del picco di piena, gli uffici comunali del settore Ambiente e difesa del suolo, unitamente all’assessore Mattia Tirelli, hanno effettuato invece un sopralluogo per verificare l’azionamento degli impianti idrovori in corrispondenza della roggia Vallona a valle dello sbarramento dei laghetti Tomadini. Si è registrato un modesto allagamento di una porzione del parco del Seminario, che in ogni caso costituisce un fisiologico invaso delle acque. 
Sono in corso le opere di messa in sicurezza del tratto spondale della roggia Vallona nei pressi del laghetto. Tale intervento, monitorato dagli uffici della Difesa del suolo, determinerà la chiusura temporanea di un tratto della ciclopedonale della roggia Vallona da via del Maglio fino a via Madonna Pellegrina per circa due settimane. Nonostante la presenza dei mezzi per eseguire i lavori, verrà posticipato di qualche giorno il posizionamento del pontone che dovrà pulire l’alveo del fiume. Affinché si possa procedere in sicurezza con i lavori, infatti, è necessario che il Noncello torni ai livelli normali. Le lavorazioni non comportano modifiche al traffico stradale.


L’ALTRO FIUME

Ci si sposta di pochi chilometri, poi, ed ecco tornare alla luce una situazione irrisolta che riguarda l’argine destro del Meduna in territorio di Cordenons. Ancora una volta a causa di una piena si è verificato un cedimento importante in corrispondenza della barriera che separa il corso del torrente dai terreni agricoli circostanti. A lamentarsi sono stati alcuni proprietari degli appezzamenti, in particolare l’ex sindaco Carlo Mucignat con i suoi preziosi asparagi famosi in tutta la regione. «A maggio-giugno - ha spiegato ieri la consigliera regionale Lucia Buna - dovremmo bandire i lavori per il consolidamento dell’argine del Meduna, per poi iniziare auspicabilmente a luglio». L’erosione è un problema vecchio ormai di anni, che la Regione dovrebbe risolvere entro l’estate. 

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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