ERTO A CASSO (PORDENONE) - Escursionisti che avevano perso il sentiero soccorsi nella notte di domenica 2 aprile, tra le 19 e le 22. Poco prima delle 19 è arrivata la chiamata al Nue112 con l'attivazione da parte della Sores della stazione Valcellina che ha mobilitato subito i due soccorritori più vicini, che si sono portati sullo scenario verso il Torrente Vajont, e poi di una seconda squadra di sei soccorritori.
A chiedere aiuto un uomo del 1985 di Sacile e una donna del 1995 di Pordenone i quali si trovavano in difficoltà e con il buio imminente nei pressi dell'alveo del Torrente Vaiont dopo aver smarrito la traccia del sentiero.
In un primo tempo non è stato semplice individuare la loro posizione, a causa della scarsa copertura . I soccorritori hanno avvisato al telefono gli escursionisti di rimanere fermi e di non spostarsi, cercando il più possibile di evitare di consumare le batterie del loro cellulare con altre chiamate. I primi due soccorritori partiti da Erto sono riusciti a individuare da lontano i dispersi dopo essersi spostati in auto verso il ponte che collega le frazioni di Erto all'altezza di Sant'Antonio in Therenton: da quel punto si sono portati a piedi da loro percorrendo prima in salita un tratto del sentiero 903 e poi da questo in discesa una frana, raggiunti poco dopo dagli altri sei soccorritori. I due escursionisti non se la sentivano di risalire lungo la frana perché molto stanchi e oltretutto la donna era anche scivolata nel torrente, con i vestiti bagnati. Si è deciso quindi di percorrere a ritroso il cammino lungo il torrente fino ad un punto in cui è stata attrezzata una corda fissa per la risalita fino al sentiero, riaccompagnandoli poi a Cellino, dove avevano l'auto.