PORDENONE - Proprio grazie all’introduzione del contratto di solidarietà, che allo stabilimento di Porcia vedrà la luce a ottobre, situazioni del genere non dovevano più succedere. Lo aveva garantito l’azienda stessa nel corso dell’ultimo incontro andato in scena a metà settembre a Bologna. Ma come sempre da due anni a questa parte comandano i volumi. Comanda il mercato. E ancora una volta non sono buone notizie. L’Electrolux di Porcia, infatti, chiuderà del tutto per altri due giorni anche nel mese di ottobre. Cioè durante il contratto di solidarietà.
IL PUNTO
L’eventualità era stata esclusa.
L’ORGANIZZAZIONE
Sempre ieri, poi, le Rsu hanno concordato le modalità di applicazione del contratto di solidarietà nei giorni di apertura dello stabilimento di Porcia. I mesi di ottobre e novembre saranno caratterizzati dalla solidarietà ad ore, mentre dicembre e gennaio saranno contrassegnati dal contratto a giornate. «Nel programma - ha spiegato Walter Zoccolan della Rsu di Porcia - saranno coinvolte anche le funzioni impiegatizie con modalità fungibili alle diverse necessità di presenza». I contratti di solidarietà portano più o meno una decurtazione della busta paga che si aggira intorno al 45 per cento, anche se la Regione concederà 3 euro in più orari. Secondo quanto comunicato dall’azienda alle organizzazioni sindacali la luce si potrebbe vedere solo nell’ultimo trimestre del 2025. L’ammortizzatore rimarrà in essere per sei mesi. Non significa che per tutta la durata della misura Electrolux lavorerà sulle sei ore, ma è probabile che l’estensione sia lunga.
IL QUADRO
Durante l’incontro che si è svolto a Bologna, i vertici italiani della multinazionale svedese hanno parlato di una «probabile ripresa dei volumi e della produzione dal prossimo anno». E questo in seguito ad alcuni studi svolti da agenzie internazionali specializzate. La Rsu di Porcia continua invece a mantenersi pessimista, «perché a livello nazionale siamo di fronte a un quadro economico vicino alla recessione. Noi siamo partner della Germania e non vediamo nulla di buono all’orizzonte». Sullo sfondo, ma neppure poi così tanto sullo sfondo, ci sono sempre le voci che portano alle grandi manovre del gruppo multinazionale svedese. Sarebbe slittata, secondo le indiscrezioni raccolte da First Online, la possibile cessione di Electrolux al gruppo cinese Haier. Il colosso svedese, infatti, avrebbe richiesto nette garanzie legate al mantenimento degli stabilimenti europei del gruppo, tra cui ovviamente anche quelli italiani. Porcia compresa.
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