AZZANO - «Ho affisso il cartello “Cercasi personale”, ma non ho ricevuto nessuna risposta. Sembra che nessuno voglia più fare il lavoro di cameriera o cameriere». Lorenza Nardo, titolare di tre attività, ad Azzano in via Ilaria Alpi, e altre due a Fossalta di Portogruaro e Bibione, spiega chiaramente: «Stiamo cercando delle figure professionali – spiega – per il bar e la sala, ma le difficoltà sono tantissime. Offriamo un lavoro a tempo pieno e a tempo indeterminato, ma non troviamo nessuno. Una volta avevo sulla scrivania pile di curriculum, oggi niente».
Le dimissioni
Nardo che è anche presidente di mandamento Ascom, proprio in questi giorni ha spedito una lettera all’Ascom con le sue dimissioni. Precisa: «La mia è una decisione sofferta, ma purtroppo obbligata vista l’estrema difficoltà nel reperire personale per i miei 3 locali. Nonostante la ricerca estenuante anche attraverso agenzie di collocamento – racconta - ad oggi sono in carenza assoluta di figure per la copertura degli orari di apertura, sia ad Azzano che a Fossalta. Una situazione – afferma Nardo - che mi impedisce di avere il tempo necessario allo svolgimento corretto del mio ruolo. Questa situazione, che ho avuto modo di confrontare con moltissimi colleghi, è diventata una piaga davvero importante per tutto il nostro settore, e non solo. Mi auguro che questo appello, possa sensibilizzare molti giovani e non, ad affacciarsi al mondo della ristorazione e del bar – aggiunge - senza vederlo come un lavoro di rinuncia. Questo lavoro, sono convinta, può dare molto ma molto più, di ciò che toglie. Grazie alle nostre serate – sottolinea - abbiamo conosciuto personaggi del calibro di Gerry Calà, Sabrina Salerno, Ivana Spagna e inoltre abbiamo calcato il palco del casinò di Sanremo, della terrazza biennale di Venezia. Siamo stati sulla copertina di Novella 2000, siamo diventate amiche, complici, collaboratrici, insomma, una seconda famiglia».
L'appello
Nardo prosegue e spiega: «In 17 anni non mi è mai capitato di mettere annunci su annunci e ritrovarmi ad attendere candidati che nemmeno si presentano. Ho deciso di rivolgermi ad agenzie interinali che comunque faticano a darci delle proposte e sono sprovvisti di personale. Offriamo formazione, flessibilità e un ambiente davvero familiare». E conclude: «Mi auguro che questo mio appello non cada nel nulla, e possa essere anche uno spunto per la ricerca, da parte delle associazioni di categoria, di un canale per poter aiutare tutti gli imprenditori che, come me, si ritrovano in questa situazione, pur pagando regolarmente e pur rispettando i collaboratori, pur dando incentivi. Questo problema non dovrebbe esistere e soprattutto non dovrebbe pregiudicare in maniera così violenta i nostri progetti imprenditoriali e umani. Ritengo ingiusta la rinuncia al ruolo di presidente di mandamento Ascom, un ruolo per il quale ho ricevuto la fiducia di più della metà degli aventi diritto al voto la sera dell’elezione e pertanto mi chiedo: com’è possibile che un imprenditore debba trovarsi nella situazione di rinunciare a portare avanti attività e progetti per carenza di personale?».