Bus elettrici cinesi, controlli straordinari in Friuli Venezia Giulia e Pordenone dice no

Martedì 17 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Bus elettrici

 Sorvegliati speciali. A Udine ce ne sono tre.

A Pordenone, invece, per adesso non ce ne sono, ma l’intenzione è quella di non averne neppure in futuro. Stiamo parlando dei bus elettrici cinesi della società Yutong - Vaielettrico che sono finiti purtroppo sotto i riflettori della cronaca per il drammatico incidente di Mestre che ha causato 21 morti e sempre nella stessa città dove un mezzo si è schiantato contro una colonna in centro causando diversi feriti. A Mestre e in altre città del Veneto i bus sono stati tutti sospesi dal servizio in attesa di verifiche per accertare se all’origine degli incidenti ci possano essere questioni tecniche.


IN REGIONE


Come detto attualmente della stessa marca ce ne sono solo tre in servizio in Friuli Venezia Giulia e vengono utilizzati per le navette circolari del centro città a Udine. Si tratta di mezzi di 9 metri e non di 12 come quelli coinvolti negli incidenti di Mestre, ma hanno più o meno le stesse caratteristiche tecniche. «Sono mezzi nuovi - spiegano dalla società Arriva Udine che gestisce il trasporto pubblico - e quindi sin da quando sono arrivati sono sempre stati regolarmente sottoposti a controlli attenti e completi. Sono in servizio più o meno da poco prima dello scorso Natale quando sono stati inaugurati per il servizio della navetta circolare e da allora non hanno mai evidenziato alcun problema, nè tecnico, nè meccanico, ne di alcuna altra natura».


IL FUTURO


Da quanto riferiscono ad Arriva Udine per ora non c’è la volontà di metterli a riposo per eseguire altre verifiche anche perchè, come detto, non hanno mai manifestato problemi in quasi un anno di servizio. «Resta il fatto - spiegano sempre dall’azienda - che a fronte di quello che si è verificato nei giorni scorsi e in considerazione del fatto che sono della stessa marca di quelli che hanno avuto problemi, anche se sono diversi, è in corso una attenta analisi da parte dei tecnici per una verifica ulteriore per decidere come comportarsi». Decidere, insomma, se mantenerli in corsa o fermarli come è stato fatto altrove. Sorvegliati speciali, dunque e nei prossimi giorni sarà presa una decisione.


DESTRA TAGLIAMENTO


Proprio nei giorni scorsi si è chiusa in regione la gara per l’acquisto di tre bus elettrici che saranno utilizzati a Pordenone. Anche in questo caso dovranno essere utilizzati per la tratta centrale e potrebbero essere inseriti in quella che una volta era la linea Rossa, anche se ora è stata modificata nel suo percorso. da quanto è dato sapere sarebbero due le società che hanno partecipato alla gara. All’Atap sperano che a vincere non sia stata la stessa società cinese che ha fornito i bus a Mestre. Nei prossimi giorni sarà possibile capire come è andata a finire. Di sicuro a Pordenone i bus cinesi non li vogliono. Non ci sono, invece, allo stato a Trieste bus elettrici cinesi.


CAMBIO DI PROPRIETÁ 


Proseguono, intanto, le trattative tra il fondo di investimento americano, Squared Capital, che ha sede a Miami, e il gruppo Arriva che gestisce il trasporto pubblico a Udine e Trieste. Il gruppo americano è pronto ad acquisire il gruppo Arriva per un valore di circa 1,6 miliardi di euro, debiti inclusi. L’acquisizione - ha scritto nei giorni scorso l’agenzia Reuters - sarebbe alle fasi finali, ma c’è ancora qualche difficoltà nel tratteggiare i tempi della chiusura dell’accordo. Il gruppo Arriva opera in 10 paesi, trasportando circa 1,5 miliardi di passeggeri all’anno (treno e autobus) e impiegando oltre 34 mila persone. Il gruppo Arriva è, per ora, di proprietà di Deutsche Bahnc la società ferroviaria statale tedesca che da qualche anno sta cercando di vendere parti di Arriva per raccogliere fondi e investire nell’infrastruttura nazionale. I Squared Capital è una società indipendente d’investimento in infrastrutture che opera a livello mondiale in vari settori».

Ultimo aggiornamento: 17:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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