Incidente a un altro bus della società Linea. Le prime parole dell'autista dopo l'impatto: «Ho avuto un malore, ho visto tutto bianco»

Domenica 15 Ottobre 2023 di Giulia Zennaro
ANSA/STRINGER

MESTRE (VENEZIA) - «Mi sono sentito male, ho avuto un maloreho visto tutto bianco e mi sentivo svenire, per questo ho perso il controllo». Sono le parole dell’autista dell’autobus che ieri sera ha centrato un pilone in via Carducci. Un altro autobus che esce fuori strada, questa volta in pieno centro a Mestre e, per una beffarda coincidenza, della stessa azienda, La Linea, a cui apparteneva anche il pullman che martedì 3 ottobre è volato dal cavalcavia Vempa, causando 21 morti e 15 feriti.

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LA DINAMICA
In questo caso la dinamica, per fortuna, è decisamente meno catastrofica: l’autobus, la linea 13 per Cavergnago, che da Marghera passa per il centro di Mestre, si è schiantato intorno alle 21 di ieri centrando un pilone in via Carducci, all’altezza del civico 9 e a pochi passi dalla fermata che fortunatamente non era affollata.

L’autista, come testimoniato anche da alcuni passanti, avrebbe raccontato di essersi sentito male ai parenti accorsi sul luogo dell’incidente ed è stato trasportato all’ospedale dell’Angelo, insieme ad altre 12 persone, in condizioni non gravi.

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I TESTIMONI
«Ho sentito il botto alle 21 esatte - racconta Wasim - che ha un negozio proprio a pochi passi dal luogo dell’incidente - dal mio negozio potevo vedere l’autista dentro il mezzo, non stava per niente bene e ha detto subito di aver avuto un malore. Mi sono fiondato in strada e ho chiamato i soccorsi. Ho visto che tra i passeggeri del bus c’era anche una donna del Bangladesh, una mia conterranea, che era incinta, penso fosse tra i feriti». «Noi abitiamo qui sopra, abbiamo sentito un forte botto, ha tremato tutto il palazzo», raccontano alcuni abitanti del condominio che fa angolo col negozio di Wasim. «Ci siamo affacciati e abbiamo visto il bus che aveva centrato dal lato sinistro uno dei piloni. Per fortuna non c’era nessuno per strada o alla fermata dell’autobus. Ora siamo preoccupati perché abbiamo visto che i pompieri stanno demolendo il pilone dove si è schiantato l’autobus: si tratta di un pilone portante, speriamo che ci rassicurino al più presto sulla sicurezza dell’edificio». «Io sto al quinto piano - dice un ragazzo dello stesso condominio - ero appena rientrato a casa. Quando è successo c’erano parecchie persone per strada, solo per miracolo alla fermata dell’autobus non c’era nessuno».


L’AMMINISTRATORE
Sul posto anche Massimo Fiorese, amministratore delegato della società La Linea, uno dei tre indagati per il disastro del 3 ottobre scorso. «Confermo che si tratta di uno dei nostri mezzi, elettrico come lo sono tutti. Questo autobus potrebbe far parte della stessa partita di quello coinvolto nello schianto mortale dal cavalcavia. Abbiamo una flotta di circa 25 vetture, tutte nuove e appena acquistate: in questo caso escluderemmo il guasto tecnico, dal momento che lo stesso autista ha riferito di essersi sentito male. Per adesso queste sono le informazioni che posso dare, è un momento delicato per l’azienda», ha detto, visibilmente scosso. «Abbiamo deciso di sospendere l’utilizzo di tutti i bus de La Linea - dice il direttore generale di Avm, Giovanni Seno - da domani (oggi, ndr) o al più tardi da lunedì. Nel frattempo stiamo approntando i nostri mezzi che saranno portati dagli autisti della società affidataria».

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Ultimo aggiornamento: 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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