PADOVA - Un rilievo 3D ad altissima densità di punti e a risoluzione micrometrica ha reso possibile, per la prima volta, la definizione tridimensionale delle caratteristiche morfologiche e morfometriche di una vertebra di Galileo custodita all'Università di Padova. Tutto questo grazie allo scanner a luce strutturata in dotazione al dipartimento dei Beni Culturali dell'ateneo. I particolari dello studio saranno resi noti lunedì prossimo proprio nella sede del Bo dell'Università padovana.
Galileo morì l'8 gennaio 1642 ad Arcetri, e il corpo fu temporaneamente sepolto nella Basilica di Santa Croce di Firenze.
La commissione, alla vista dello scheletro dello scienziato, non riuscì a resistere dal prendere qualche "reliquia". La vertebra, dopo alcuni passaggi di proprietà, arrivò al medico vicentino Domenico Thiene solo nel 1820. Alcuni anni dopo, il 2 agosto 1823, Thiene donò la reliquia all'Università di Padova.