Università, record di iscritti al Bo di Padova: superata quota 70mila

Domenica 10 Settembre 2023 di Marco Miazzo
Palazzo Bo, la sede centrale dell'Università di Padova

PADOVA - Con l’estate ormai alle spalle la ripresa dell’anno accademico bussa alle porte. L’inizio delle lezioni è fissato al 2 ottobre e a palazzo Bo già si è certi che quest’anno gli studenti supereranno la soglia dei 70mila iscritti.
Siamo ancora nel periodo caldo dei test d’ingresso e con il processo di immatricolazione solo all’inizio è difficile avere un numero preciso, ma guardando la crescita degli ultimi anni la cifra record è già data per assodata: da cinque anni il Bo viaggia sopra le 20mila nuove matricole l’anno, segnando una crescita del +17%.

Si parla di circa 3mila studenti in più ogni anno, contando il ricambio tra chi si laurea e chi si iscrive, con il Bo che ha un’ottima percentuale di studenti che concludono gli studi nei tempi prestabiliti. Con le 23mila immatricolazioni dell’anno scorso, che hanno portato gli iscritti a 68.970, ormai superare quota 70mila è scontato.

L’OFFERTA

Con il numero di studenti aumenta anche il prestigio dell’ateneo. Merito di una proposta didattica all’avanguardia, che si rinnova ogni anno e finisce per attrarre così tantissimi studenti. Quest’anno le aule del Bo ospiteranno dieci nuovi corsi di laurea, pensati per fornire agli studenti tutti gli strumenti per affrontare le sfide del futuro. Il totale dei corsi ammonta a 203, con più di 6.600 insegnamenti complessivi. Di questi, 92 sono corsi triennali, 97 lauree magistrali e 14 sono magistrali a ciclo unico di 5 o 6 anni (tra cui Medicina e Chirurgia, Giurisprudenza, Medicina veterinaria, Ingegneria edile-architettura).

I FLUSSI

Una crescita esponenziale del Bo sotto ogni fronte: in cinque anni i corsi di studio sono aumentati del 10%. C’è poi un altro fattore che dimostra il crescente prestigio dell’ateneo sotto la guida della rettrice Daniela Mapelli: la costante crescita degli studenti internazionali, quelli che con un titolo di studio estero decidono di iscriversi a Padova. In Italia si parla spesso di fuga dei cervelli, ma ci si dimentica dei cervelli in entrata, che dall’anno 2019/20 al Bo sono più che triplicati: l’anno scorso a trasferirsi a Padova sono stati 2.575, l’11% del totale di immatricolati, per un numero complessivo di 5.400 studenti stranieri che quest’anno potranno facilmente arrivare alla soglia dei 6mila. Un ateneo sempre più internazionale e multietnico, ma allo stesso tempo anche una città sempre più aperta al mondo.
Questi risultati si ottengono unendo l’innovazione all’accessibilità internazionale dei corsi. Basti pensare che dei 203 corsi di studio previsti 46 sono internazionali, di cui 44 interamente in inglese e 15 che presentano almeno un curriculum in lingua straniera. Nel 2019/20 erano internazionali 28 corsi di studio, l’aumento nel quinquennio è quindi del 65%. Non bisogna però pensare che i corsi internazionali siano pensati solo per “attrarre cervelli”. Gli stessi universitari italiani cercano una dimensione sempre più internazionale, che facilita la possibilità di studiare o lavorare all’estero o semplicemente permette di entrare in contatto con altre culture stando in città.

LE MATERIE

Puntando l’attenzione sui dieci nuovi corsi al via quest’anno, l’offerta didattica del Bo si arricchisce seguendo la linea dell’internazionalizzazione e della transdisciplinarità: 7 saranno integralmente in inglese. In alcuni casi saranno aggiornamenti di corsi, come la laurea magistrale in Data Science potendo ottenere una doppia laurea con la Universitat Politècnica de Catalunya e la magistrale in Materials Science che passerà integralmente in lingua inglese. In altri casi si tratterà di una revisione completa, come nel caso delle tre magistrali di Economia: Accounting, Finance and Business Consulting, Applied Economics, Management for Sustainable Firms. Negli altri casi sono corsi di studio integralmente nuovi, di cui tre triennali: Ingegneria delle Telecomunicazioni, Internet e Multimedia, Earth and climate dynamics e, nella sede di Bolzano, il corso di Assistenza sanitaria. Due invece le magistrali completamente nuove: Psicologia forense e Criminologia clinica e Computational Finance.

LA CRISI ABITATIVA

L’ateneo ha inoltre aumentato i posti disponibili a Medicina, seguendo le indicazioni ministeriali: prima dell’estate il numero di posti è passato da 510 a 630. Cento in più per il corso in italiano e 20 in più per quello in inglese. Lo slogan della rettrice Mapelli “Padova è l’Università e l’Università è Padova” attesta il legame storico tra ateneo e città. Ma con una popolazione studentesca sempre più grande, che necessita di servizi adeguati, servono risposte impellenti, soprattutto riguarda l’emergenza abitativa che ancora oggi attanaglia chi deve venire a studiare in città. Con un caro-affitti che arriva a 400 euro al mese per stanza e la disponibilità di alloggi che non cresce, i sindacati degli studenti continuano a chiedere risposte e maggiori spazi a disposizione a Università, Comune e Regione.

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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