MESTRE - «Gli animalisti convinti vengano a darmi una mano a pulire il guano che sporca la chiesa e l'asilo». È l'inusuale invito lanciato dal parroco di Carpenedo, don Gianni Antoniazzi, attraverso il foglio settimanale Lettera aperta, a proposito dell'emergenza piccioni che lordano la facciata principale, e non solo, dei Santi Gervasio e Protasio, ma anche la scuola dell'infanzia Il Germoglio di via Ca' Rossa.
Di qui l'appello: «Chiedo, intanto, per piacere, di non dar loro da mangiare. Non intendo certo maltrattare questi animali. Sia mai che qualcuno mi accusi di scarsa sensibilità verso di loro, povere creature. Chiedo però a chi legge un aiuto. Se ci fosse fra noi qualche animalista convinto, potrebbe darmi una mano a pulire? So che non è un lavoro propriamente onorevole, ma visto che il parroco lo fa ogni settimana potrebbe esserci qualche altro fedele disposto ad intervenire? Se no, agiremo per le vie più brevi e cercheremo un sistema per spostare altrove queste animali graditi al Creatore».
Don Gianni aggiunge a margine: «Fino a maggio scorso non ci sono stati particolari problemi. Poi la situazione è notevolmente peggiorata. Non ne capiamo la ragione. Notiamo che i piccioni si spostano: ogni tanto stanno in un posto, ogni tanto in un altro». E dunque i dissuasori a forma di pettini d'acciaio servono solo dove ci sono e non possono montati dappertutto. La legge vieta, invece, le scariche elettriche. «Ci è stato proposto un sistema di allontanamento sonoro, ma è carissimo sottolinea don Gianni . Valuteremo se necessario, ma prima di tutto chiedo la cortesia di non portare più da mangiare. A quanto so ci sono delle persone che tutti i giorni vengono ad alimentare i piccioni sia vicino la chiesa sia non distante dall'asilo. È del tutto evidente che questo, poi, provoca il problema del guano scaricato in grande quantità». Questione non solo estetica ma anche, e soprattutto, igienica. In attesa della soluzione, ogni aiuto per pulire è ben accetto.