Wildlife strike. Emergenza uccelli e animali selvatici nell'aeroporto di Venezia: 34 impatti con gli aerei solo nel 2022

La relazione di Enac sugli impatto dei voli con la fauna selvatica al Marco Polo. Quella volta che

Sabato 14 Ottobre 2023 di Davide Tamiello
Aerei a terra all'aeroporto Marco Polo di Tessera

VENEZIA - Al Marco Polo tre episodi di "wildlife strike" al mese. Il dato emerge dalla relazione di Enac del 2022 sugli impatti con animali selvatici (sembra incredibile ma non esistono solo gli uccelli, nel conteggio è finita anche una lepre) parla chiaro: l'anno scorso lo scalo lagunare ha registrato ha registrato 79.170 movimenti di animali con 34 impatti in totale.

Nessuno, a quanto risulta, con conseguenze particolarmente rilevanti. Un trend in lieve calo, ma sostanzialmente stabile: gli episodi erano stati 36 nel 2020 (2 non volatili) e 38 nel 2021 (8 di altra fauna). In un caso su tre (32%) l'impatto è avvenuto con un gheppio (un falchetto). Gli altri casi, in ordine di frequenza, hanno riguardato colombacci, barbagianni, gabbiani reali e gazze.

Aerei, gli impatti con gli animali nel 2022

«Nel 2022 - scrive Enac nel report - Save ha internalizzato il servizio di "bird control unit" con proprio personale qualificato». Questo, stando alla relazione dell'Ente per l'aviazione nazionale civile, ha portato a una diminuzione degli avvistamenti dei piccioni nella zona di volo sono diminuiti nel 2022 in confronto all'anno precedente (i dati parlano di un drastico calo: da 119mila a 10mila).

Lepri, fenicotteri, uccelli vari intorno a Tessera

Questo anche «grazie ai lavori di manutenzione delle aree verdi, con utilizzo di prodotti selettivi che hanno ridotto la pianta infestante euforbia e taglio precoce dell'erba prima che le piante vadano in seme, e alle catture precedentemente descritte. Le battute effettuate dalla polizia locale della Città Metropolitana di Venezia e le catture precedentemente descritte hanno contribuito a ridurre la presenza della lepre. Sono aumentati, invece, gli avvistamenti dei fenicotteri (da 19mila a 61mila)».


Come mitigare il fenomeno

Animali selvatici e aerei, come risCosa farePer arginare la presenza di volatili ci sono due strade. Da una parte, si procede con i sistemi di mitigazione: i canali drenanti, per esempio, vanno puliti periodicamente per evitare ristagni. Altre zone vengono trattate con miscele speciali meno attrattive per i volatili. Vengono, inoltre, applicati trattamenti disinfestanti dei prati dopo il taglio dell'erba. Nel 2021 è stato commissionato uno studio agronomico per predisporre un piano di ripristino e miglioramento delle aree verdi.

I sistemi di dissuasione: ci sono anche due rapaci

Poi, ci sono i sistemi di dissuasione: due rapaci, quattro distress-call (dispositivi che trasmettono dei versi di animali feriti o di predatori), una sirena bitonale, fischietti da 150 decibel, due tablet e 10 smartphone dotati di wildlife monitor, due auto 4x4 allestite con fari alta luminosità, un binocolo, 18 cannoni a gas telecomandati e degli aquiloni.
Per il 2023 Save ha previsto di rinnovare l'incarico alla società specializzata per il monitoraggio esterno e ha preso l'impegno di continuare la sperimentazione dei sistemi di rilevazione automatica di animali nello spazio di volo. Ha previsto inoltre di «proseguire con i controlli numerici delle specie infestanti con la cattura e la traslocazione delle lepri (mantenendo attive le gabbie installate) e con le catture ed eventuali abbattimenti di piccioni, corvi e nutrie».

Il rapporto con la pandemia da Covid


Secondo l'Enac (in un dato però che riguarda il panorama nazionale) la pandemia ha giocato un suo ruolo. «Il 2022 grazie al termine delle misure di restrizione alla circolazione, ha registrato un maggior numero di voli e, conseguentemente, di segnalazioni di eventi di "wildlife strike". Relativamente alle quote di volo, il 15% degli impatti registrati nel 2022 è avvenuto sopra i 300 piedi, mentre nel 2021 la statistica era del 7%).
 

Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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