PADOVA - Da domani il tram ritorna in servizio, dopo 40 giorni di stop forzato per consentire l'effettuazione delle manutenzioni sulla linea e sui mezzi, compresi quelli che erano fermi nel deposito del capolinea nord. Gli utenti che utilizzano il trasporto pubblico lungo il tragitto che va da Pontevigodarzere alla Guizza, quindi, potranno riprendere a viaggiare più comodamente sul serpentone blu, mentre la frequenza del passaggio dei convogli scenderà a 7/8 minuti, rispetto ai 9 che avevano invece gli autobus sostitutivi. Ci saranno più corse, quindi, a disposizione dei passeggeri, i quali non dovranno più viaggiare "stipati" come è avvenuto in questi 40 giorni, in quanto se una corriera può ospitare al massimo 150 persone, sui vagoni ce ne stanno oltre 200. Il tram, dunque, si ripresenta con l'orario estivo che rimarrà in vigore fino al 12 settembre, quando si passerà a quello invernale, che prevede una frequenza ancora più bassa, cioè ogni 6/7 minuti. Pure per quanto riguarda i bus, urbani ed extraurbani l'orario invernale scatterà sempre a partire dal 13 settembre, cioè nel giorno in cui riapriranno le scuole. Tra l'altro da domani il tram transiterà sul Borgomagno riaperto ai veicoli nei 2 sensi di marcia, ma con la nuova formula che prevede la precedenza per il trasporto pubblico, assicurata dalla regolazione del semaforo.
Le manutenzioni
Le corse del tram erano state interrotte il 17 luglio, mentre da ieri sono riprese con i mezzi fuori servizio per verificare che tutto sia a posto, in vista della messa in funzione vera e propria, prevista appunto domani. Quest'anno, anziché di tre settimane come avveniva in passato, la "pausa" del metrobus è stata di un mese e 11 giorni, e in sostituzione sulla tratta sono stati utilizzati gli autobus più grandi da 18 metri. Il prolungamento della sosta del servizio è dovuto al fatto che Padova, come le altre città dove circola il tram, ha ricevuto dal Ministero dei Trasporti 7 milioni di euro, ripartiti su più annualità, da destinare appunto alle attività di manutenzione straordinaria dei sistemi di trasporto rapido di massa che corrono sulla via guidata. Il primo stralcio del progetto, che implica un esborso di un milione e trecentomila euro, è stato realizzato appunto quest'anno e, grazie ai fondi arrivati dalla capitale, è stato quindi possibile effettuare interventi importanti che sono andati ben oltre a quelli abituali che si facevano in passato, con l'obiettivo di prevenire i guasti che potrebbero capitare nei periodi in cui il convoglio è utilizzato al massimo dagli studenti e dai lavoratori. Per esempio, si è provveduto a sostituire la rotaia sulla curva di Largo Europa e su quella del Bassanello e nel tratto della fermata dei Ponti Romani. Inoltre, sono stati realizzati interventi di ripristino dell'ancoraggio elastico in resina della rotaia in via Reni e su Riviera Ponti Romani su un tratto di 2,5 km, su un totale di oltre 10 km di sviluppo della linea. Inoltre si è proceduto con il ripristino superficiale della resinatura nel nodo degli scambi nel piazzale della Stazione. Gli altri lavori sono stati programmati contemporaneamente in diverse zone e in vari orari della giornata, e per questo motivo lo stop ha interessato l'intera linea.
La ripresa
Andrea Ragona, assessore alla Mobilità, ha commentato: «La ripresa del servizio del tram è una notizia attesa da molte persone, essendo esso il fiore all'occhiello del nostro sistema di trasporto pubblico.
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