CITTADELLA - La satirà spesso è pungente e diventa pretesto per una forte critica. Le battute di Maurizio Crozza venerdì sera nello spettacolo di La 7 "Crozza nel paese delle meraviglie" sul referendum per l'indipendenza del Veneto e sulla fascia da sindaco veneto, indossata al posto di quella tricolore dal sindaco di Cittadella Giuseppe Pan alla trasmissione Agorà, hanno scatenato la polemica.
«Da oggi i veneti sono tutti extracomunitari - ha detto Crozza - Odiano se stessi ormai». E sulle immagini di Pan ad Agorà ha commentato: «ha la fascia come il c...».
«Questa notte sono stati offesi un popolo, una cultura e una bandiera con oltre un millennio di storia, in cui si riconoscono milioni di persone - è intervenuto il senatore leghista Massimo Bitonci, già sindaco di Cittadella - Una bandiera che oggi incarna le speranze di disoccupati, famiglie e lavoratori che hanno avuto il coraggio di non mollare. Questa bandiera, la nostra bandiera di San Marco, è stata vilipesa da un giullare di corte. Un guitto, già ampiamente sussidiato dallo Stato per le sue pacchiane apparizioni nella cosiddetta televisione pubblica. Da veneto, con tutti i veneti, io grido basta. Democrazia è rispetto delle opinioni altrui. Rispetto che Crozza ha dimostrato di non possedere. Esprimo solidarietà a Pan».
Il quale ha liquidato lo show in poche battute: «Crozza fa il suo lavoro di comico, io faccio il sindaco. Quando le idee sono forti fanno paura. Quando 2,3 milioni di persone si esprimono per l'indipendenza, non rimane che ridicolizzarle. Sono tranquillo, sereno e sulla strada giusta».
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Da oggi i veneti sono tutti extracomunitari - ha detto Crozza - Odiano se stessi ormai». E sulle immagini di Pan ad Agorà ha commentato: «ha la fascia come il c...».
«Questa notte sono stati offesi un popolo, una cultura e una bandiera con oltre un millennio di storia, in cui si riconoscono milioni di persone - è intervenuto il senatore leghista Massimo Bitonci, già sindaco di Cittadella - Una bandiera che oggi incarna le speranze di disoccupati, famiglie e lavoratori che hanno avuto il coraggio di non mollare. Questa bandiera, la nostra bandiera di San Marco, è stata vilipesa da un giullare di corte. Un guitto, già ampiamente sussidiato dallo Stato per le sue pacchiane apparizioni nella cosiddetta televisione pubblica. Da veneto, con tutti i veneti, io grido basta. Democrazia è rispetto delle opinioni altrui. Rispetto che Crozza ha dimostrato di non possedere. Esprimo solidarietà a Pan».
Il quale ha liquidato lo show in poche battute: «Crozza fa il suo lavoro di comico, io faccio il sindaco. Quando le idee sono forti fanno paura. Quando 2,3 milioni di persone si esprimono per l'indipendenza, non rimane che ridicolizzarle. Sono tranquillo, sereno e sulla strada giusta».
