Adescato dalla quindicenne su Fb,
per il giudice merita le attenuanti

Mercoledì 4 Dicembre 2013 di Luca Ingegneri
Adescato dalla quindicenne su Fb, per il giudice merita le attenuanti
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PADOVA - Gli è andata bene. Il tribunale collegiale (presidente Nicoletta De Nardus) non ha calcato la mano contro Mohamed Allioune, ventiduenne originario di Casablanca, con residenza a Monselice, accusato di violenza carnale nei confronti di una ragazzina, all’epoca quindicenne.



Il magrebino, difeso dall’avvocato Maria Maddalena Tormen, è stato condannato ad un anno e nove mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. I giudici gli hanno concesso le attenuanti generiche. Soltanto leggendo le motivazioni del verdetto sarà possibile comprendere l’orientamento del collegio ma è probabile che abbia pesato sul giudizio il comportamento ambiguo della ragazzina, nativa di Haiti e adottata da una famiglia di Due Carrare. Sarebbe stata la minore ad aver adescato l’imputato attraverso Facebook.



Mohamed Allioune non ha mai negato di aver avuto rapporti con la minore ma ha ribadito come la ragazzina fosse consenziente. Al processo i familiari della vittima non si sono costituiti parte civile. La madre della giovane, sentita come teste, ha addirittura chiesto scusa all’imputato per averlo denunciato.



I due ragazzi si erano conosciuti chattando nell’ottobre 2010. La loro simpatia era andata subito in porto perchè dopo un mese avevano avuto il loro primo rapporto sessuale. In quell’occasione o in quella successiva il ventiduenne aveva filmato il rapporto con il telefonino. La ragazzina aveva capito che Allioune era un ragazzo prepotente e si era decisa a troncare la relazione.



Secondo l’accusa, formulata dal pubblico ministero Benedetto Roberti, il marocchino aveva però minacciato di divulgare le immagini del loro rapporto qualora lei non avesse soddisfatto le sue voglie. La presunta violenza sarebbe avvenuta in una fabbrica abbandonata di Monselice. In sede di indagini era spuntato fuori un altro caso simile, sempre con una minorenne. Allioune è stato giudicato dal Tribunale dei Minori di Venezia. Anche in quel caso se l’è cavata con una pena mite.
Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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