Decoro urbano, vietate le piscine con vista sulle mura

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Michelangelo Cecchetto
Le mura di Cittadella

CITTADELLA - In centro storico e nelle abitazioni che si possono osservare dal camminamento di ronda non sarà possibile installare piscine, sia fisse che stagionali, ossia quelle fuori terra. Questione di decoro. È una delle nuove norme inserite nel voluminoso Regolamento edilizio del Comune, 140 pagine il cui aggiornamento è stato illustrato e votato lunedì sera nel corso della prima seduta 2023 del consiglio comunale.

Entra quindi in vigore.

Il codice

A spiegare ai consiglieri le novità apportate è stato l’ingegnere Emanuele Nichele, dirigente del terzo settore Sviluppo e tutela del territorio. Poche le modifiche, con lo scopo di semplificare o adeguarsi alle modifiche delle normative regionali (come la legge sul consumo del suolo), nazionali ed europee. Modifiche anche molto pratiche. Tra queste la definizione di che cosa si intende per gazebo, che vede unificati i termini pompeiana e pergolato e diversificate le casette da giardino tra quelle ludiche per bambini e quelle per deposito attrezzi. Sulla commissione edilizia specificato che il parere è obbligatorio, ma non vincolante e che si deve rispettare la quota di genere. Quindi almeno uno tra i componenti deve essere un uomo o una donna. Sull’occupazione in suolo pubblico, soprattutto in centro storico, tra le particolarità ce n’è una per coloro che istallano impalcature superando un determinato periodo temporale: dovranno mascherarle con disegni e nella parte bassa saranno trasparenti nel caso in cui ci siano negozi. Le distanze tra fabbricati, si misurano ora secondo il decreto ministeriale 1444/68. «Abbiamo sburocratizzato e reso più leggibili per cittadini e professionisti alcune frasi» ha evidenziato Luigi Sabatino, Fratelli d’Italia. Con 14 voti è stato approvato.

I tributi

Altro punto all’ordine del giorno, il diniego allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali. Valore 600mila euro. È stato approvato con il pieno accordo tra maggioranza e minoranza, 17 su 17 voti. Come spiegato dal sindaco Luca Pierobon, la decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione di merito con il ragioniere del Comune valutando le ricadute nel bilancio. Il periodo in esame va dal 2000 al 2015. Il Governo centrale ha dato la possibilità ai Comuni di rottamare un certo tipo di cartelle, ad esempio relative alle sanzioni al Codice della strada. Cittadella, ma anche municipalità molto più grandi, hanno deciso per il no. «Sarà cura dell’amministrazione informare i cittadini – ha sottolineato Pierobon – che fino al 30 aprile possono chiedere autonomamente la rottamazione delle cartelle tramite il sito dell’Agenzia delle entrate che entro il 30 giugno dovrà inviare la cartella per il pagamento». «Lo stralcio permesso dal governo si scarica sui Comuni – ha evidenziato dall’opposizione Giovanni Paolo Parolin (Pd) –. Favorisce poi i soliti furbi che non vogliono pagare. Al 31 dicembre 2021, ultimo bilancio consuntivo approvato, avevamo 32,5 milioni di residui, soprattutto sanzioni del Codice della strada, controbilanciati da 28 milioni di fondo per crediti di dubbia esigibilità. Solo un terzo delle sanzioni che comminiamo vengono pagate nei tempi dovuti. Il tema è complesso, si dovrebbe porre mano al sistema della riscossione per renderlo più efficiente. Il nostro è un voto favorevole anche perché non si deve alterare l’equilibrio di bilancio».

Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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