Rapina in piazza Mazzini, vittime due studentesse: «Dammi la borsetta o ti taglio la faccia»

Sabato 8 Luglio 2023 di Marina Lucchin
Il rapinatore è stato fermato

PADOVA - Siamo in pieno centro ed è un caldo giovedì di pieno luglio: prima di mezzanotte la città è ancora bella sveglia, con tanta gente che passeggia o pedala per cercare un po’ di refrigerio dall’afa. Eppure, nonostante questo, sono stati momenti di autentico terrore per due studentesse trentenni, aggredite tra via Giotto e viale Codalunga, in zona piazza Mazzini, da un rapinatore che le minacciava con un coltello: «O mi dai la borsa, o ti sfregio».

Ma è proprio in momenti di tensione come questi che dentro le vittime scatta qualcosa e, in preda a una forza che non pensavano di avere, si ribellano. E vincono. Così è stato giovedì sera per una delle due ragazze prese di mira dal malvivente, un 48enne padovano, già noto alle forze dell’ordine: dopo essere stata derubata della borsa, quando lui ha iniziato a scappare, lei l’ha inseguito e, grazie all’aiuto di un passante, il rapinatore è stato fermato. Giusto in tempo per l’arrivo della volante della polizia. Gli agenti hanno stretto le manette ai polsi del balordo e l’hanno portato in cella di sicurezza: il giudice ieri mattina ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta del pubblico ministero Silvia Golin, disponendo la custodia cautelare in carcere.

I FATTI

Sono circa le 23.30 e una delle due ragazze sta pedalando in sella alla sua bicicletta in via Giotto. A un certo punto sbuca dal nulla il 48enne che, taglierino alla mano, cerca di rubarle la borsetta che però la studentessa tiene a tracolla. Lui le punta il coltellino contro la faccia e le dice che o lascia la presa «o ti taglio». La giovane urla. C’è ancora parecchia gente in giro e il grido richiama i passanti, così il maldestro rapinatore si spaventa e scappa. Ma l’uomo è pronto a colpire nuovamente. Qualche spicciolo gli serve per passare la nottata e comprarsi la sua dose di alcol o di droga. Così solo un quarto d’ora dopo ci riprova. Stessa situazione: si sposta di poco, in vleia Codalunga, e si apposta sul marciapiede più vicino possibile alla pista ciclabile e attende che un’altra ragazza, scorta in lontananza, arrivi giusto a tiro. Eccola. Sono le 23.45 e un’altra studentessa pedala in sella alla bici. Questa volta la cosa sembra più facile: la borsetta la tiene nel cestino posteriore. Così appena lei lo supera, lui fa uno scatto, la agguanta e inizia a correre. Qualche momento di sbigottimento e la giovane decide, forse per pur istinto, di inseguirlo. Nel frattempo i passanti che erano stati richiamati dall’urlo della prima vittima, sono ancora all’erta. E appena vedono quest’altra ragazza sfrecciare in bici per inseguire il malvivente, che corre come un pazzo con la borsa in mano, uno di questi si unisce all’impresa della seconda vittima. Così, in due, riescono a placcarlo come una palla da rugby in campo, e lo fermano.

L’ARRESTO

La Volante è già in zona. La prima vittima e i passanti che l’hanno soccorsa sono ancora al telefono col 113 per segnalare il primo tentativo di rapina, quando la pattuglia della polizia giunge sul posto e viene fermata da un gruppetto di persone che stavano trattenendo il malvivente in evidente stato di agitazione. A quel punto la palla passa totalmente in mano agli agenti: una volta messo in sicurezza nell’autovettura di servizio, i poliziotti accertano che si tratta dello stesso personaggio che pochi minuti prima aveva tentato la rapina in via Giotto. Si tratta di un volto noto: il 48enne ha precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio e contro la persona. È stato arrestato per rapina, mentre il taglierino utilizzato per minacciare le ragazze è stato sottoposto a sequestro.

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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