Naviglio partito, sulla movida al Portello si rafforza la polemica

Venerdì 8 Aprile 2022 di Serena De Salvador
La riva del Piovego, al Portello

PADOVA - Il vero taglio del nastro per l’edizione 2022 del Naviglio è stato la serata dell’altro ieri, in concomitanza con il mercoledì universitario.

Se però la manifestazione lungo il Piovego (pur avendo come da previsione attirato centinaia di giovani) non ha registrato intoppi e ha provveduto a silenziare la musica dopo la mezzanotte, a non placarsi è il malcontento dei residenti che da mesi puntano il dito contro la movida molesta. Sia in via Colombo che, soprattutto, lungo via Portello, gli assembramenti vanno avanti fino a notte fonda, con l’inevitabile vociare che moltiplicato per centinaia di persone diventa un frastuono di fondo contro cui alcuni abitanti del rione chiedono maggiori tutele.


LA PROTESTA


A farsi portavoce delle lamentele è il gruppo “Stop degrado a Padova”, che ha visto unirsi il fronte delle proteste al Portello con quello che già esisteva nelle piazze del centro e in particolare in piazza dei Signori. Dopo i due esposti depositati negli scorsi anni in Procura, il gruppo due settimane fa ha presentato (tramite un avvocato) una formale diffida al Comune di Padova. Il numero dei firmatari, che inizialmente erano 51, è cresciuto superando le settanta unità. «Abbiamo dato a Palazzo Moroni 30 giorni per mettere in campo azioni concrete. Se, come avvenuto finora, non ci sarà alcun risultato, un gruppo di firmatari è già deciso ad andare avanti presentando querela per chiedere un risarcimento danni». A spiegarlo è Paola Lincetto, ex consigliera comunale del Pd e residente di piazza dei Signori.


LE CRITICITÀ


«Naviglio o no, la situazione al Portello anche mercoledì sera è stata la stessa di sempre – ha spiegato – Il problema sono le orde di persone che si ammassano, specialmente attorno a porta Portello, gridando e facendo rumore anche fino alle 3. Senza contare i disagi creati alle auto che tra la folla devono fermarsi o procedere a passo d’uomo e tutti gli altri risvolti ben noti, a partire dalle montagne di rifiuti e deiezioni che restano a terra. Quello dell’altro ieri è stato un copione visto e rivisto: le chiamate alla polizia locale e al 112 non servono, è transitata una pattuglia ma nulla più e le persone sono stremate e arrabbiate».
«Dal Comune nessuna risposta alla diffida – ha concluso – In un programma televisivo il sindaco si è limitato a dire che il problema non c’è e che se anche ci fosse non ci sarebbe modo di risolverlo. Il nostro comitato ora ha aderito al Coordinamento nazionale comitati contro la mala movida che sul tema sta studiando una proposta di legge. Quel che emerge è che il fenomeno sta dilagando in tutta Italia, come si vede anche a Padova. Con le temperature basse di questi giorni per il momento nelle piazze la situazione è tollerabile, ma con l’estate piomberemo nel consueto incubo».

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci