PADOVA - Sono tornati. I chioschi del Naviglio su viale Colombo al Portello sono ricomparsi in questi giorni e oggi si terrà l’inaugurazione della kermesse per eccellenza dell’estate padovana. Per la gioia di giovani e meno giovani che hanno voglia di divertirsi, per la disperazione dei residenti della zona che si vedono negato il diritto al riposo.
«Il problema non è la manifestazione in sé ma ciò che accade dopo – ha detto Nicola Zoppelletto, vicepresidente dell’associazione Naviglio e titolare del Berlino – Da due anni ci confrontiamo con i residenti, capiamo il loro punto di vista e abbiamo deciso di venire loro incontro. La questione è il deflusso delle persone che frequentano il Naviglio, una volta che abbandonano la zona dei chioschi. Per questo abbiamo deciso di chiudere l’uscita di viale Colombo che dà sul Portello e di far uscire i clienti su via Ugo Bassi dove ci sono le sedi universitarie e non le abitazioni. Così speriamo di attenuare i disagi per i residenti».
LE NOVITÁ
Gli Street tutor continueranno a circolare in piazza Portello mentre lungo viale Colombo saranno presenti dei sorveglianti assunti dall’associazione che gestisce i chioschi. A seconda che ci sia un evento o meno saranno minimo due e massimo dieci per sera. La musica si accenderà alle 19, dopo il termine delle lezioni che si tengono nelle strutture che danno proprio sul Lungargine, e verrà spenta a mezzanotte. Senza eccezioni.
«È chiaro che servono delle regole, come in ogni contesto – ha aggiunto l’assessore al Commercio Antonio Bressa – Siamo una città universitaria quindi c’è la necessità di dare luoghi di divertimento per i giovani, è anche uno dei nostri punti di attrattività. Ma dobbiamo limitare le esternalità negative, i motivi di disturbo della quiete pubblica. Abbiamo lavorato molto per definire l’assetto che metta insieme socialità e rispetto per i residenti che hanno diritto al riposo notturno».
Lungo il viale sono stati posizionati anche dei cartelli che invitano a limitare gli schiamazzi e a utilizzare gli appositi cestini per la spazzatura, così da non sporcare il quartiere.
TEMA CALDO
Il tema della movida è decisamente caldo per chi vive in zona. Solo un paio di settimane fa sono stati presentati due esposti in Procura: uno firmato dai residenti delle Piazze, uno da quelli del Portello per un totale di 51 persone. Perché se in passato i “portellati” dovevano temere solo il Naviglio, negli ultimi anni il problema si è accentuato e propagato alla piazza e alla scalinata cinquecentesca che dà sul Piovego, trattata come fosse una discoteca. L’amministrazione aveva tentato il possibile, arruolando gli Street tutor, implementando i controlli. È la prima volta che i residenti del Portello si muovono con un atto ufficiale. Il dialogo e il confronto sono comunque aperti.
LA SITUAZIONE
Sarà da capire come andrà la situazione da oggi in avanti, in particolare quando arriverà il caldo estivo e i giovani si muoveranno di più. Le misure prese per arginare il rumore e il disturbo della movida avranno l’effetto desiderato?