Ospedale di Padova. ​Pediatria, lavori al via per la nuova Radiologia

Giovedì 31 Agosto 2023 di Nicoletta Cozza
Ospedale di Padova. Pediatria, lavori al via per la nuova Radiologia

PADOVA - I lavori stanno procedendo a ritmo serrato e il volto dell'edificio che ospiterà la nuova Pediatria è delineato.

E come hanno confermato ieri a margine della presentazione del workshop di architettura sia il dottor Tiziano Martello, dirigente medico, che l'ingegner Giorgio Franceschi, responsabile unico del procedimento per conto dell'Azienda Ospedale-Università Padova, il cronoprogramma verrà rispettato e il cantiere sarà concluso a marzo del 2025. E c'è una novità che ha comunicato proprio il rup: in questi giorni sono state concluse le procedure per la progettazione e l'affidamento dei lavori finalizzati alla realizzazione della Radiologia appunto pediatrica che sarà collocata in una sezione del pianterreno dell'immobile in fase di costruzione.


In parallelo alle opere squisitamente edili si sta procedendo con la definizione dell'allestimento dei reparti dove verranno ricoverati i piccoli malati, con l'acquisizione sia degli elementi di arredo, sia delle tecnologie, e la scelta è orientata all'acquisto di quanto di migliore e all'avanguardia è presente sul mercato internazionale, in modo che il complesso destinato alla cura dei bambini sia proiettato nel futuro.


I PARTICOLARI
«Come previsto dal masterplan - ha osservato appunto Franceschi - avremo la Pediatria e accanto il fabbricato dedicato all'ospedale della mamma e del bambino, con all'interno i reparti ostetrico-ginecologico, e gli ambulatori dedicati all'infanzia. Stiamo andando avanti, quindi, sia tenendo conto delle attività di umanizzazione del sito che dovranno essere alla base di ogni decisione, sia con la fornitura delle attrezzature e dell'arredamento. Quanto all'edificio, siamo impegnati su fronti diversi, perchè prima è cresciuta una parte, e poi l'altra, a causa degli approfondimenti archeologici che abbiamo dovuto affrontare l'anno scorso. Intanto è stato affidato l'incarico per la Radiologia, il cui assetto nel progetto messo in gara era rimasto incerto in quanto legato alla scelta delle apparecchiature, che ora sono state ordinate. Tutto è stato definito, le macchine sono state comprate con i fondi del PNRR e quindi abbiamo potuto dare il via libera al piano per la nuova Radiologia».


Lo stabile attuale della clinica pediatrica, come previsto, rimarrà per ospitare gli studi dei medici e quindi sarà l'unico edificio sempre del lato est che non verrà abbattuto, in quanto è uno dei 4 monumenti vincolati presenti all'interno del complesso giustinianeo: era stato realizzato negli anni 50 del 900, opera dell'architetto e ingegnere Daniele Calabi, ed è stato recentemente vincolato come bene culturale dalla Sovrintendenza di Venezia. Gli altri tre sotto tutela perché considerati di pregio sono: il Parco Treves, giardino in stile romantico all'inglese, progettato da Giuseppe Jappelli, a cui si accede da piazzale Pontecorvo, ma che avrà in futuro un ingresso pure dall'ospedale; la cinta muraria cinquecentesca con il Bastione Cornaro, dell'architetto veronese Michele Sanmicheli, destinata a entrare a far parte del Parco delle Mura, e infine l'Ospedale Vecchio, costruito alla fine del Settecento, progettato dall'architetto Domenico Cerato, lo stesso che ha ideato Prato della Valle.
Infine, a proposito sempre del Parco delle Mura, Antonio Bressa, assessore al Verde, ha evidenziato: «Non c'è una progettazione unica, in quanto si stratta di un'opera che riguarda tutta la città, Prandina compresa, in un perimetro ampio. Nella fattispecie il tratto riguardante l'ospedale giustinianeo è stato definito nel masterplan, dove sono inseriti l'abbattimento di spazi e l'inserimento di nuove aree verdi, d'intesa con la Soprintendenza».

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