«A Medicina nucleare avremo degli strumenti da primato nazionale»

Diego Cecchin, dirigente dell'unità operativa in ospedale: «Una Tc passerà da 20 minuti a 2 con la metà della dose iniettata»

Lunedì 17 Aprile 2023 di M.G.
Diego Cecchin e i nuovi macchinari per la Pet/Tc

PADOVA - Sono quattro le macchine che arriveranno a Medicina nucleare nei prossimi mesi, strumenti che consentiranno un salto enorme negli esami e un primato nazionale.
«Installeremo una Pet/Tc digitale una tecnologia particolare che permette di ottenere un'altissima sensibilità ovvero rilevare immagini migliori con poca radioattività iniettata, circa metà del farmaco».
Parla il direttore della Medicina nucleare dell'ospedale, professor Diego Cecchin, che è anche direttore della scuola di specialità, l'unica nel triveneto, che ha sede nell'Unità operativa complessa. «Questa macchina affiancherà la Pet/Risonanza che comunque è una macchina di eccellenza, non a caso è stata la prima macchina installata in un ospedale pubblico.

Poi avremo la Spect/Tc che sarà la prima in un ospedale pubblico con la sensibilità più alta d'Italia. Normalmente le Spect hanno una testata o due che ruota intorno al paziente. Questa ha una serie di testate tutto intorno al paziente e acquisisce contemporaneamente i dati a 360 gradi invece di ruotare. Questo permette di ridurre molto i tempi e di dare dosi più basse. Un esame che prima facevamo in venti minuti ora lo faremo in due-tre-cinque minuti al massimo con dosi ridotte di metà o di un terzo. E con informazioni più precise quando dobbiamo fare indagini sui tumori».


Bisogna pensare a un bambino a cui si fanno questi esami prima per il sospetto di un tumore e poi almeno quattro o cinque volte per seguire l'evoluzione della chemio. Significa un quantitativo di radiazioni cinque volte inferiore. Ogni anno sono circa un migliaio i bambini che si sottopongono a questi esami, il 15 per cento del totale.
«Noi - continua Cecchin - siamo centro di riferimento italiano della pediatria nucleare e centro di riferimento internazionale per la parte neurologica nucleare. Il mio vice, dottor Pietro Zucchetta Il mio vice, dottor Pietro Zucchetta è coordinatore del gruppo di studio pediatrico della European association of nuclear medicine (Eanm)».
«Insomma la nostra Medicina nucleare è un punto di riferimento per i tumori e abbiamo una peculiarità, collaboriamo con le altre strutture radiologiche in particolare con la radiologia del dottor De Conti e del dottor Causin. Co-refertiamo l'esame medico nucleare e integrato, così quando facciamo una Pet/Rm o una Pet/Tc otteniamo un unico referto con i due specialisti che lo guardano assieme. Anche la prova da sforzo viene fatta in equipe con il cardiologo. Al proposito avremo una nuova macchina speciale che acquisirà solo immagini del cuore con altissima sensibilità riducendo la dose».


«Con queste macchine riusciremo a individuare meglio i linfomi per la parte ematologica, i tumori del testa-collo, quelli epatici. Con la Pet/Tc vedremo anche il tumore polmonare che con la Pet/Rm si può fare meno. Vedremo in modo più accurato molte neoplasie tra le quali i sarcomi pediatrici e le neoplasie cerebrali». Altro grande capitolo è la neurodegerazione. Studiamo molto il decadimento cognitivo, soprattutto l'Alzheimer».
Con il dottore Cecchin abbiamo fatto anche un sopralluogo nei locali dove si sta allestendo il reparto che ospiterà le macchine. I lavori sono in corso ma, come si nota, c'è una particolarità. Le arcate del "vecchio" Giustinianeo" rimarranno a vista come "segno" voluto dalla Soprintendenza.
 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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