Tombolo. Operaio schiacciato dal muletto, fatta l'autopsia: è morto asfissiato

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, Mariano Scarso classe '54 e titolare della omonima macellazione

Giovedì 21 Settembre 2023 di Marco Aldighieri
La macelleria

TOMBOLO (PADOVA) - L'operaio di 56 anni Stefano Moletta, deceduto poco dopo la mezzanotte dell'8 settembre, ha trovato la morte per lo schiacciamento del torace provocato dal muletto. È quanto emerso dall'autopsia eseguita, ieri nel primo pomeriggio, dal medico legale Antonello Cirnelli nominato dal pubblico ministero Andrea Girlando titolare delle indagini.

L'autopsia

Il forte impatto con il mezzo in movimento ha provocato al lavoratore di Onara di Tombolo, la frattura di alcune costole e un frammento di una di queste ha perforato il polmone sinistro.

L'organo è collassato e Moletta ha cessato di respirare dopo pochi minuti. Forse ha avuto la forza di chiedere aiuto, ma in quel momento nella ditta di macellazione non era presente nessuno. Il corpo è stato rinvenuto intorno alle 5 del mattino di sabato 9 settembre.

L'incidente

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai tecnici dello Spisal la vittima era entrata in servizio pochi minuti prima della mezzanotte. Stava manovrando un muletto. Ad un tratto ha sospeso la movimentazione per andare a recuperare alcuni documenti cartacei, in un ufficio tipo box all'interno del capannone. Quando è accaduto l'irreparabile. Il muletto, improvvisamente, si è mosso all'indietro, cogliendo di spalle Moletta e schiacciandolo contro una vetrata sorretta da sbarre di ferro, senza dargli scampo. Il pesante mezzo gli ha bloccato le gambe, mentre la zona dello sterno è stata compressa contro la struttura di metallo. Ad avvisare il Suem 118 è stato un camionista: preoccupato di non vedere l'operaio arrivare con il muletto per scaricare la merce è entrato nell'azienda di via Garibaldi a Ponte San Nicolò e ha rinvenuto il corpo senza vita. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, Mariano Scarso classe '54 e titolare della omonima macellazione.

Le indagini

I familiari della vittima, già nei prossimi giorni, organizzeranno il rito funebre per il loro Stefano. Quando sabato scorso si sono recati davanti all'azienda di Ponte San Nicolò, a deporre un paio di vasi di fiori, hanno dichiarato: «Nessuno della proprietà della Scarso ci ha chiamato, scritto o messaggiato». Intanto i tecnici dello Spisal stanno appurando se l'azienda di macellazione "Scarso" ha rispettato tutte le norme di sicurezza sul lavoro. In particolare chi indaga sta cercando di capire perchè tra venerdì e sabato notte, all'interno dello stabilimento era presente solo Stefano Moletta. Il 56enne, dipendente di una azienda di Tombolo, aveva trovato quell'impiego a Ponte San Nicolò attraverso un'agenzia interinale. Passava le sue notti a faticare per arrotondare lo stipendio. 

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