Sindacato medici, buco di 100mila euro nei conti: ripetuti prelievi e bonifici. Ecco le accuse a Crisarà, presidente dell'Ordine

Domenica 25 Febbraio 2024 di Serena De Salvador
Domenico Crisarà

PADOVA - Un ammanco di oltre 100mila euro, relativo all’anno 2022 (e in parte al 2023) e che sarebbe legato a ripetuti prelievi e bonifici senza alcuna pezza giustificativa, se non generici “rimborsi spese”. È l’amara sorpresa che venerdì ha travolto i numerosi medici di base padovani (oltre trecento) iscritti alla sezione provinciale del sindacato Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Il buco è emerso durante l’assemblea convocata per approvare il bilancio 2022. Bilancio in cui è appunto emersa la mancanza da due conti del sindacato della cospicua somma. A scuotere le fondamenta della Federazione è stato il nome di colui che il direttivo ha individuato come unico possibile responsabile, tanto da aver presentato una denuncia in Procura: l’ex segretario Domenico Maria Crisarà, attuale presidente dell’Ordine dei medici di Padova.

Crisarà che, dal canto suo, respinge ogni accusa.


LA SITUAZIONE
Il 62enne Crisarà aveva presentato le dimissioni da segretario della Fimmg padovana (ruolo che ha ricoperto per quasi un decennio) a novembre scorso, cedendo il testimone ad Antonio Broggio. Gli ammanchi sarebbero invece venuti alla luce nei mesi scorsi, dopo l’insediamento del nuovo direttivo, durante la stesura del bilancio 2022. Le operazioni sarebbero state eseguite su due conti correnti del sindacato, ove confluiscono tutte le quote associative. Il primo dedicato ai fondi dell’assistenza primaria, da cui mancherebbero circa 80mila euro; il secondo per la continuità assistenziale (ex guardia medica) da cui sarebbero stati indebitamente prelevati 15mila euro tra il 2022 e il 2023 (si tratta di un rendiconto separato, ndr). Dettagli che i soci hanno appreso durante l’assemblea tenutasi alla presenza di quasi un centinaio di loro. Nei mesi sarebbero state individuate molteplici azioni sospette. O meglio, non correttamente giustificate. Figurerebbero prelievi da sportelli automatici, pagamenti per beni non attinenti alle attività del sindacato e bonifici ricorrenti verso altri conti. Operazioni che il direttivo ha ricondotto a Crisarà poiché, in quanto segretario, aveva la disponibilità di operare sui conti. «Il conto della continuità assistenziale è peraltro stato scoperto lo scorso autunno – evidenzia Broggio –, prima i soci non ne conoscevano l’esistenza».


LE AZIONI
Il direttivo Fimmg ha presentato un dettagliato esposto in Procura e informato i vertici nazionali del sindacato, dal momento che Crisarà ricopre tutt’ora la carica di vicesegretario Fimmg nazionale. Il legale della sezione ha spiegato ai soci le procedure interne avviate, non escludendo anche una causa civile per il risarcimento. Linea confermata dall’attuale segretario Broggio: «Abbiamo agito con trasparenza, spiegando la situazione ai soci. Vogliamo tutelare la loro immagine e quella del sindacato. L’obiettivo è fare chiarezza: abbiamo segnalato quelle che per noi sono delle incongruenze, ma non giudichiamo nessuno. Lasciamo che lo faccia la magistratura». Sul fronte penale spetterà infatti ora alla Procura prendere in mano la vicenda e ulteriori accertamenti sono attesi sui conti nelle altre annualità. Il bilancio 2022 è poi stato approvato con soli due astenuti.
«Fimmg nazionale, a conoscenza dei fatti, ha già aperto un’istruttoria interna in ottica garantista per tutte le parti coinvolte e per assicurare la legittimità, la trasparenza e la legalità che hanno sempre contraddistinto questo sindacato – sottolinea il segretario nazionale Silvestro Scotti –. Gli iscritti possono stare tranquilli, c’è la massima attenzione nel tutelarli. Saremo prudenti ma netti nel controllare quello che è avvenuto». 


LA DIFESA
Appresa la notizia, a voler ribattere alle gravissime accuse è stato lo stesso Crisarà. «L’utilizzo dei fondi è sempre stato finalizzato alle attività istituzionali, statutarie, organizzative e di rappresentanza della sezione e al sostegno dei singoli iscritti, in piena trasparenza – ha spiegato –. Le risorse sono state usate in modo corretto e coerente. Le modalità di utilizzo sono sempre state accessibili a tutti e condivise con la dirigenza. Il bilancio e i rendiconti annuali sono sempre stati approvati dall’assemblea».
«Solo dopo le mie dimissioni presentate il 27 novembre 2023 per facilitare un ricambio generazionale – aggiunge – è emersa una contestazione sull’utilizzo dei fondi: non certo per un avvicendamento al ruolo di tesoriere (rimasto in capo alla stessa persona nel 2022, 2023 e attuale) né per un cambiamento sostanziale nella composizione dell’esecutivo. Apprendo dalla stampa di un esposto in Procura: mi metto a disposizione delle autorità per chiarire ogni aspetto». Infine Crisarà fa una precisazione: «il mio ruolo di presidente dell’Ordine dei medici non è mai stata espressione della mia carica di segretario Fimmg Padova. Il presidente e il consiglio direttivo dell’Ordine rappresentano l’intera categoria dei medici, non sigle sindacali o associazioni di categoria. Io sono a servizio della professione».
 

Ultimo aggiornamento: 18:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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