Padova. Indagini sull'ex segretario Domenico Crisarà, al setaccio i bilanci della Federazione dei medici di medicina generale

Martedì 19 Marzo 2024 di Nicola Munaro
Il dottor Domenico Crisarà

PADOVA - Al momento quelli contestati dalla procura sono circa 80mila euro sottratti ai conti correnti della sezione padovana della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), cioè il sindacato dei medici di base, e della Continuità assistenziale, l’ex guardia medica. Soldi che - sostiene la procura - l’ex segretario del sindacato Domenico Crisarà, ora alla guida dell’Ordine dei medici euganei, avrebbe usato per spese personali. O per spese che non sarebbe in qualche modo riuscito a giustificare, secondo i nuovi vertici della Fimmg che alcune settimane fa avevano messo la situazione sotto la lente d’ingrandimento della procura. 
Che adesso accelera.


Nei giorni scorsi in procura il sostituto Roberto D’Angelo, titolare del fascicolo d’inchiesta in cui Crisarà è indagato con l’accusa di appropriazione indebita, ha incaricato la guardia di finanza di Padova non solo di verificare quanto denunciato con l’esposto (cioè gli 80mila euro ora unico numero dell’incartamento) ma di passare al setaccio tutti i bilanci della Fimmg e della Continuità assistenziale durante il periodo di presidenza di Crisarà. Quantomeno gli ultimi cinque anni. Compito delle fiamme gialle sarà, adesso, quello di farsi consegnare i vari bilanci e controllare se tutte le uscite sono accompagnate da altrettante pezze giustificative. Un controllo incrociato che ha portato alla scoperta dei primi ammanchi, alcuni dei quali già confessati dallo stesso Crisarà di fronte ai colleghi del sindacato, una volta alzato il sipario sulla vicenda, poi esplosa durante l’ultima assemblea Fimmg nella quale è stato comunicato agli iscritti quanto scoperto. Fino ad ora si parla di acquisti su Amazon Prime, bonifici dal conto della Fimmg a quello privato di Crisarà con causale “rimborso spese” o prelievi da sportelli Atm senza alcun giustificativo.

Le operazioni sarebbero state eseguite su due conti correnti del sindacato, nei quali confluiscono tutte le quote associative. Il primo dedicato ai fondi dell’assistenza primaria, da cui mancherebbero circa 80mila euro; il secondo per la continuità assistenziale (ex guardia medica) da cui sarebbero stati indebitamente prelevati 15mila euro tra il 2022 e il 2023 (si tratta di un rendiconto separato, ndr). A far venire alla luce le mancanze in seno ai due conti correnti è stato il direttivo Fimmg che si è insediato dopo le dimissioni di Crisarà, arrivate in un certo senso a sorpresa il 27 novembre. 


Inevitabile che l’inchiesta sull’ex segretario del sindacato abbia in un certo senso spaccato la serenità tra i camici bianchi. Il primo strappo formale era arrivato il 7 marzo quando due consiglieri dell’Ordine, entrambi in quota Fimmg, avevano deciso di rassegnare le dimissioni dalla propria carica in disaccordo con la scelta di Crisarà di rimanere presidente dell’organo di autotutela della categoria. In pratica, lo stesso motivo del contendere della lite scoppiata sabato durante l’assemblea convocata dall’Ordine con l’obiettivo di votare il bilancio consuntivo del 2023, per la cronaca passato con maggioranza bulgara. In apertura della seduta erano volati insulti tra un medico che aveva chiesto la parola e chiesto le dimissioni del presidente e un consigliere che, invece, aveva preso posizione in favore di Crisarà. Tutto - messo nero su bianco nel verbale della seduta, con nomi e cognomi dei protagonisti - si era concluso quando il medico dissidente aveva lasciato l’aula, in un certo senso accompagnato alla porta.

Ultimo aggiornamento: 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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