Caso Crisarà: due consiglieri dell'Ordine dei medici in quota Fimmg si dimettono

Venerdì 8 Marzo 2024 di Serena De Salvador
Domenico Maria Crisarà

PADOVA - Il terremoto che nelle ultime settimane ha travolto il mondo dei medici padovani ha portato ieri a un nuovo momento topico, con le dimissioni dal Consiglio dell’Ordine dei medici di due dottori che vi sedevano come rappresentanti del sindacato Fimmg (Federazione dei medici di base).

GLI SVILUPPI

Lo scossone era arrivato a fine febbraio con l’apertura di un’indagine in Procura nei confronti del dottor Domenico Maria Crisarà – fino a novembre segretario di Fimmg Padova e tutt’ora presidente della sezione locale dell’Ordine dei medici – accusato di essersi indebitamente appropriato di 80mila euro prelevati da due conti correnti della Fimmg. A presentare un esposto, dopo aver scoperto che i conti del bilancio 2022 non tornavano, erano stati i nuovi vertici del sindacato.
Due di loro, Mariateresa Gallea e Cosimo Guerra, erano anche consiglieri dell’Ordine padovano e da questa carica hanno deciso di rassegnare le dimissioni.

Il motivo? Crisarà fin dal primo momento ha detto di non avere alcuna intenzione di dimettersi da presidente provinciale dell’Ordine, perciò i due consiglieri in quota Fimmg hanno deciso di fare loro il passo, per preservare l’integrità del sindacato e dell’Ordine stesso e per prendere le distanze.

LA DICHIARAZIONE

Una scelta che è stata spiegata dal nuovo segretario della Fimmg padovana, il dottor Antonio Broggio, in una nota ufficiale firmata anche dai due dimissionari. «La decisione, già anticipata e condivisa durante l'assemblea straordinaria degli iscritti del 23 febbraio (quando il presunto ammanco economico venne reso noto a tutti i circa 300 iscritti e scoppiò il caso, ndr) è stata presa in seguito alle dovute considerazioni e riflessioni riguardo al contesto attuale che coinvolge il mondo medico padovano, nonché alla constatazione di nessun passo indietro del dottor Crisarà, ancora presidente dell'Ordine. Questo gesto rappresenta una risposta a quanto espresso a gran voce durante l’assemblea, che ha manifestato l’esigenza di prendere le distanze dalla attuale presidenza dell'Ordine e tutelare l'integrità e i valori fondanti di responsabilità etica, sociale e deontologica».
Gallea e Guerra hanno voluto esprimere la propria gratitudine «per l'opportunità fornita dagli iscritti di Fimmg Padova di poterli rappresentare nell'ultimo mandato all'Ordine» e si augurano «che le loro dimissioni possano contribuire a un rafforzamento dei valori fondanti del nostro Ordine».

LA VICENDA

Il presunto ammanco è divenuto di dominio pubblico all’indomani dell’assemblea dei soci Fimmg, durante la quale il nuovo direttivo ha spiegato come, nel rendiconto dell’anno 2022 (e in parte 2023), risultino ripetuti prelievi e bonifici senza alcuna pezza giustificativa, se non generici “rimborsi spese”. A eseguire le operazioni, sempre secondo il direttivo, non poteva essere stato che Crisarà, che in quanto segretario aveva in uso conti e carte di credito.
La notizia ha suscitato grande clamore, ma al momento dell’assemblea la Procura aveva già ricevuto un esposto-querela firmato dal direttivo Fimmg in cui venivano descritti i fatti. Esposto che ha portato all’apertura di un fascicolo d’indagine ora nelle mani del sostituto procuratore Roberto D’Angelo, che vede indagato il dottor Crisarà con l’ipotesi di reato di appropriazione indebita. Le indagini sono in capo alla guardia di finanza, che sta acquisendo tutta la documentazione contabile relativa al bilancio 2022 del sindacato per procedere con i controlli sui prelievi e movimenti di denaro, legati a due conti correnti di Fimmg in cui confluiscono le quote associative: uno relativo ai fondi dell’assistenza primaria e l’altro a quelli della continuità assistenziale (ex guardia medica).
Il sospetto della Procura è che però altri ammanchi possano riguardare anche gli anni precedenti del segretariato Crisarà (rimasto in carica per un decennio). Per questo ulteriori accertamenti verranno condotti sui bilanci antecedenti (nonché su quello del 2023, che dovrà essere approvato) del sindacato ma pure sulla gestione della presidenza dell’Ordine.

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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