MONTEGROTTO TERME - È finita letteralmente nell'occhio del ciclone la dottoressa Lisa Carmignoto, titolare della farmacia Alle Terme di viale Stazione a Montegrotto, in pieno cento fra il municipio e il Duomo. La sua decisione di far pagare 4 euro il rilascio del Green pass ha sollevato un putiferio sui social termali, dove molti hanno addirittura sollecitato che venga denunciata ai carabinieri o alla Guardia di Finanza.
«È vero, ho sbagliato. Ma ero esasperata, come tutti i miei colleghi. Ci eravamo ridotti ad essere una copisteria», esordisce da dietro il bancone della farmacia, il tono triste e l'aria un po' provata. Non nega, ma si giustifica. «Abbiamo fatto pagare quella cifra per la stampa del green pass. Ma da tre giorni non lo facciamo più. Sono stata contattata dal mio ordine professionale che mi ha detto senza mezzi termini che non ero assolutamente in regola».
Circostanza di cui la dottoressa, molto conosciuta nella città termale, era del resto pienamente consapevole. «Ma ad un certo punto aggiunge i nervi e la pazienza hanno ceduto.
Denuncia poi la scarsa collaborazione di chi, al pari dei farmacisti, è autorizzato a rilasciare il certificato: medici di famiglia e Asl. «Non voglio generalizzare puntualizza ma molti dottori appendono fuori dalla porta del loro ambulatorio il cartello con scritto che siamo solo noi a dover scaricare i pass. Non è davvero un bell'aiuto. Eppure noi non ci limitiamo a vendere farmaci. Forniamo tutte le informazioni sul Covid e chiariamo tutti i dubbi sui vaccini. E invece, lo ripeto, siamo arrivati ad essere considerati delle copisterie. Tutto questo è avvilente. A questo punto conclude anche noi, se ci troveremo in difficoltà, ci comporteremo come i medici e di base e dirotteremo da loro i rispettivi mutuati per avere il green pass».
Fino a questo momento, comunque, non è stata presentata nei suoi confronti alcuna denuncia alla stazione dei carabinieri di Montegrotto o al comando di compagnia di Abano.
E.G.