MONTEGROTTO (PADOVA) - Spaccata ai danni del bar Merano di viale Stazione, nel pieno centro di Montegrotto e a due passi dallo scalo ferroviario delle Terme Euganee. I ladri sono entrati in azione alle prime luci dell'alba, mandando in frantumi la porta d'ingresso del locale con un grosso cacciavite che poi è stato abbandonato sul posto.
I RILIEVI
Per attutire il rumore del colpo che mandava in pezzi il vetro d'ingresso i ladri hanno avvolto il cacciavite con dei sacchi di plastica che sono stati lasciati nelle vicinanze del registratore di cassa. Sul pavimento sono state rinvenute anche delle tracce di sangue, repertate dai carabinieri. Quindi i ladri, o almeno uno di loro, si sono feriti con le schegge di vetro quando si sono introdotti all'interno del bar attraverso il foro che pur di dimensioni ridotte consentiva comunque il passaggio di una persona di corporatura minuta. «Io sono stato avvertito dai carabinieri verso le 6 del mattino - racconta il titolare del Merano Luca Barbiero - Stavano effettuando un servizio di controllo in tutta la zona quando si sono accorti del vetro spaccato. Noi non disponiamo di un sistema di allarme. Il bar esiste dagli anni '70 e in tutto questo tempo abbiamo subito solamente un altro furto, oltre trent'anni fa». Il bar Merano, uno dei locali pubblici più conosciuti della città termale, si affaccia sull'area di viale Stazione attualmente interessata dai lavori di riqualificazione dell'arteria. Una zona totalmente interdetta al traffico veicolare e dove sono stati anche rinvenuti alcuni reperti di epoca romana. Una circostanza che ha di sicuro giocato a favore dei malviventi. Di notte, infatti, l'intero cantiere è scarsamente illuminato.
IL PRECEDENTE
Alcuni giorni fa, sempre nottetempo, ignoti hanno anche prelevato del gasolio dai serbatoi dei mezzi movimento terra impegnati nelle operazioni di scavo per la posa dei nuovi sottoservizi. È chiaro quindi che chi ha messo a segno il colpo ha potuto lavorare indisturbato e non è neppure escluso che si tratti delle stesse persone che hanno compiuto il furto di carburante e che hanno deciso di approfittare della chiusura del perimetro per tornare a colpire. «Prima di scappare - conclude Barbiero - hanno rovistato anche fra i documenti conservati vicino alla cassa, buttando tutto all'aria». Le macchie di sangue trovate sul pavimento verranno ora analizzate dalla scientifica dell'Arma, nella speranza di trovare elementi utili all'identificazione dei ladri. Saranno controllate anche le videocamere di sorveglianza installate nelle vicinanze del viale.