MONTEGROTTO - Che debba essere stampato gratis lo impone un decreto legge. Precisando che i cittadini possono richiederlo all’Ulss, ai medici di famiglia, ai pediatri e ai farmacisti. Alla vigilia di Ferragosto, però, per alcuni giorni alla Farmacia delle Terme di Montegrotto i clienti che domandavano la versione cartacea del Green Pass hanno dovuto pagare 4 euro, come specificato sullo scontrino, dove la voce è riportata esplicitamente, nonostante si tratti di una violazione della normativa.
Farmacia fa pagare il Green pass
Immediatamente la notizia è stata postata sui social da un paio di persone, con tanto di foto del documento fiscale, e la vicenda è diventata immediatamente un caso: è la prima volta che si verifica nel padovano, in quanto i precedenti si sono registrati in provincia di Roma, a Firenze a Napoli e ad Asiago con interventi dei carabinieri, denunce per abuso d’ufficio, in attesa delle decisioni del consiglio di disciplina dell’Ordine Nazionale dei farmacisti.
Giovanni Cirilli, presidente dell’Albo patavino, rammaricato per il danno di immagine che si riflette sull’intera categoria, ha chiesto indicazioni ai referenti nazionali sui provvedimenti sanzionatori da adottare nei confronti della titolare, Lisa Carmignoto, la quale ha confermato di avere preteso i 4 euro in cambio della stampa del documento, ma poi si è giustificata ammettendo di avere commesso un errore perché esasperata dalla moltitudine di richieste e quindi da ieri ha ripreso a fornire a titolo gratuito il certificato verde a chi si presenta nella sua storica attività, in viale Stazione.
Le reazioni
«Sono dispiaciuto - ha commentato Cirilli - dopo tutti gli sforzi fatti durante la pandemia per far risaltare la professionalità e la disponibilità dei farmacisti, impegnati con turni massacranti, e in prima linea per tamponi e vaccini.
Sulla questione Maurizio Giacomazzi, segretario nazionale di Farmacie Unite, aggiunge: «Il certificato verde non dev’essere pagato dagli utenti, anche se non sarebbe del tutto giusto. Però alla fin fine va bene così perchè come categoria fin dall’inizio della pandemia abbiamo dato il massimo, offrendo servizi, spiegando l’importanza della vaccinazione, facendo tamponi e inoculando appunto le fiale vaccinali. E tuttora siamo in emergenza, visto che facciamo una quarantina di test al giorno per dare soprattutto alle persone non vaccinate il certificato verde valido 48 ore, che consente loro di mettersi in viaggio. Tra l’altro con tariffe che destano perplessità, visto che il tampone per un adulto costa 15 euro, chi ha dai 12 ai 18 anni ne paga 8, mentre gli under 12 addirittura 22. Poi c’è il nodo dei vaccini che in molte farmacie sono stati sospesi a causa delle numerose ispezioni di cui sono state oggetto». «A ogni collega - ha detto Patrizia Zennaro, numero uno di Federfarma - abbiamo fatto avere il contenuto del decreto, in cui lo Stato ci chiede con chiarezza di fornire gratis il certificato verde».