PADOVA - Le foto di chi ruba la merce tra gli scaffali affisse al supermarket come deterrente per il taccheggio. È la strategia scelta dal gruppo veneto 'Alì' supermercatì - 105 punti vendita tra Veneto ed Emilia Romagna - che in due negozi di Padova sta sperimentando una inedita 'gogna' pubblica per gli autori dei furti. Nelle bacheche dei punti vendita, nel quartiere di Terranegra e in quello di San Carlo, compaiono in bella vista le immagini ('pixelate' e dunque schermate sul volto) di due donne, estrapolate dai frame delle telecamere di sicurezza.
Una è ripresa nell'atto di prendere un prodotto dallo scaffale, mentre l'altra sembra farle da 'palo'; nel secondo frame sempre le stesse due, a ruoli invertiti. Prodotti che le due sconosciute non hanno poi pagato alla cassa. Nelle intenzioni del gruppo commerciale dovrebbe trattarsi di un deterrente, rivolto soprattutto ai ladruncoli di professione - spiega Alì Supermercati - non tanto verso chi, in stato di necessità, porta via senza pagarli generi alimentari e altre piccole cose. Non si tratta poi di un modus operandi già pianificato, avverte Alì, ma di una iniziativa a spot, episodica, almeno per ora. «Gli autori di questi episodi - sottolinea la società padovana - sono ladri di professione, che agiscono con calcolo e destrezza, non persone bisognose o famiglie in difficoltà. E noi non abbiamo mai fatto mancare iniziative a sostegno delle persone in difficoltà, come le collette di cibo per il Banco Alimentare o le spese solidali. Abbiamo deciso di affiggere questo cartello all'esterno dei nostri supermercati a tutela del personale, dei clienti e dei negozi».
I furti saranno comunque tutti denunciati alle forze dell'ordine. «In alcuni casi i ladri, colti in flagranza di reato, vengono fermati e subito scarcerati» conclude la Alì.
Altri servizi sul Gazzettino in edicola il 16 aprile.
Ultimo aggiornamento: 22:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una è ripresa nell'atto di prendere un prodotto dallo scaffale, mentre l'altra sembra farle da 'palo'; nel secondo frame sempre le stesse due, a ruoli invertiti. Prodotti che le due sconosciute non hanno poi pagato alla cassa. Nelle intenzioni del gruppo commerciale dovrebbe trattarsi di un deterrente, rivolto soprattutto ai ladruncoli di professione - spiega Alì Supermercati - non tanto verso chi, in stato di necessità, porta via senza pagarli generi alimentari e altre piccole cose. Non si tratta poi di un modus operandi già pianificato, avverte Alì, ma di una iniziativa a spot, episodica, almeno per ora. «Gli autori di questi episodi - sottolinea la società padovana - sono ladri di professione, che agiscono con calcolo e destrezza, non persone bisognose o famiglie in difficoltà. E noi non abbiamo mai fatto mancare iniziative a sostegno delle persone in difficoltà, come le collette di cibo per il Banco Alimentare o le spese solidali. Abbiamo deciso di affiggere questo cartello all'esterno dei nostri supermercati a tutela del personale, dei clienti e dei negozi».
I furti saranno comunque tutti denunciati alle forze dell'ordine. «In alcuni casi i ladri, colti in flagranza di reato, vengono fermati e subito scarcerati» conclude la Alì.
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