Fiera, il bilancio torna in attivo: numeri record, ora si punta su economia e scienza

Martedì 31 Maggio 2022 di Mauro Giacon
L'ingresso della Fiera di Padova in via Tommaseo

PADOVA - Cosa significa la forza del marchio. Nel 2017 la Fiera era sull’orlo delle fallimento, travolta da operazioni sbagliate. Nel 2019 e 2020 perdeva 7 milioni l’anno. Oggi, dopo che i soci pubblici ne hanno ripreso la gestione, per la prima volta dopo un decennio il bilancio è tornato in attivo per 372mila euro. Ma sono soprattutto le prospettive a convincere. La Fiera non sarà mai un monumento, perché è una una “macchina” che corre sulla pista dell’innovazione, fortemente integrata all’Università e che in futuro ci porterà intelligenze e sviluppo per la città (leggi soldi).
I numeri infatti vanno letti non solo al tempo presente ma coniugati al futuro. L’area della Fiera fra cinque anni sarà il cuore dell’innovazione con la nuova Scuola di Ingegneria per 4mila studenti, il Competence Center dove imprese e giovani costruiranno le nuove realtà, il Centro congressi che porterà scienziati invitati dal Bo e indotto per milioni di euro. Il tutto proiettato su quel “chilometro blu” dalla stazione al nuovo ospedale di Padova est destinato con i Dipartimenti universitari che si affacciano su via Venezia a diventare la soft city del Veneto. 

I NUMERI

Rimanendo alla cronaca l’assemblea dei soci ieri ha approvato il bilancio di esercizio 2021 di Padova Hall Spa (la nuova denominazione). In un anno ancora contraddistinto dalle incertezze legate alla pandemia, la società ha fatto segnare un risultato di esercizio ante imposte in positivo per 372mila euro (+105% rispetto al 2020) dato che si pone in netto miglioramento rispetto alla perdita di 7,25 milioni del 2020, grazie anche ai ristori ottenuti a seguito dello stop dovuto al Covid. Tuttavia, anche al netto dei ristori (4,8 milioni), i ricavi risultano in crescita: aumenta notevolmente il valore della produzione, che sale a 13,3 milioni di euro (+132%) rispetto ai 5,9 milioni del 2020 e superando anche i 10,3 milioni del 2019 pre-Covid.

Bene anche il margine operativo lordo (Ebitda) a 4,3 milioni, +223% sul 2020.

IL DIRETTORE

«Malgrado sei mesi senza eventi lo scenario è positivo, la profittabilità operativa ha visto un aumento significativo da una parte grazie ai maggiori ricavi, dovuti alle fiere che siamo riusciti a portare a termine con successo e alla diversificazione delle fonti, dall’altra per le azioni di controllo dei costi messe in atto nell’arco dell’anno» dichiara Marco Valsecchi, direttore generale di Padova Hall. «Siamo sulla strada giusta, con il business plan, che presenteremo entro l’anno, andremo a delineare le direttrici di sviluppo che poggiano su tre direttrici: fiere e congressi. Diversificazione dei servizi e dei prodotti. Maggiore efficienza».
«Bisogna puntare sulla profittabilità degli eventi, potenziare i format esistenti, risvegliando qualche marchio del passato e crearne di nuovi. Ad esempio stiamo discutendo del Bim, evento sulla digitalizzazione delle costruzioni. Mi piacerebbe portare qui un evento ed estenderlo alla parte espositiva. Ma ad esempio ci sono 70mila studenti, cercheremo di attrarli, e soprattutto far leva su un nuovo fondamentale ingrediente, Padova Congress, che ci sta portando enormi soddisfazioni».

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci