Albignasego. Espulsioni nella Lega, respinto il ricorso di Bertazzolo: «Amarezza. Il mio sostegno a Marcato da fastidio»

Lunedì 19 Giugno 2023 di Cesare Arcolini
Massimiliano Bertazzolo

ALBIGNASEGO (PADOVA) - Il consigliere comunale di maggioranza di Albignasego, Massimiliano Bertazzolo, ormai ex capogruppo della Lega in consiglio, non fa più parte del partito del leader Matteo Salvini. A confermarlo è lo stesso consigliere: «Subito dopo l'espulsione tra l'altro non motivata dai vertici, il mio legale mi ha consigliato di formalizzare un ricorso urgente. Ebbene, proprio nelle ultime ora mi è giunta notizia che il ricorso è stato rigettato. Me ne farò una ragione. In consiglio comunale continuerò il mio sostegno per la maggioranza, ma da indipendente. Continuerò nella mia attività con i gazebi, ma ovviamente senza bandiere o simboli che possano identificarmi con la Lega». Seppur mantenendo i toni della cordialità, Bertazzolo è un fiume in piena: «Mi sento tradito dai miei colleghi consiglieri della Lega, Gregori Bottin e Annamaria Masiero.

Non hanno speso una parola per sostenere la mia posizione. Vengo accusato di essere andato contro il sistema, di non aver seguito le direttive del segretario di circoscrizione. Insomma di essere uscito dagli schemi. Evidentemente sono diventato scomodo. Vado via a testa alta, non rinnegherò mai il partito del Carroccio, ma oggi non mi identifico più con questo modo di gestire i militanti e l'attività che soprattutto i "vecchi" del partito hanno sempre fatto pancia a terra senza mai proferire parola».

L'espulsione di Bertazzolo sarebbe legata alla sua scelta di perorare la causa di Roberto Marcato. Su questo aspetto Bertazzolo ha le idee chiare: «Marcato è un politico con la p maiuscola, un uomo di parola, l'essenza del vero leghista. Questa mia vicinanza a Marcato evidentemente ha dato fastidio e si è pensato bene di sacrificarmi. Se tornassi indietro seguirei ancora la mia linea. Orgoglioso di quello che ho fatto». Bertazzolo esclude almeno per ora di avvicinare il suo nome ad un altro partito di centro destra. «In questo momento sono deluso e amareggiato. Nasco leghista e non ho nessuna intenzione di accasarmi altrove, sogno un ritorno alle origini e mostrerò sempre pollice verso alla politica di sezione decisa dai poteri forti. Così facendo la gente si allontana dal nostro partito e quando sarà il momento di andare a votare qualcuno si prenderà le proprie responsabilità». Il neo espulso ha concluso con attacco al segretario di Albignasego della Lega, Moreno Callegaro: «Gli ho chiesto più di un incontro per chiarire la mia posizione, ma soprattutto per tutelare il partito ad Albignasego. Non ho mai ricevuto risposta. Evidentemente era già tutto scritto che il mio tempo il Lega fosse finito. Rimarrò alla finestra ad aspettare gli eventi. Non è mai detta l'ultima parola». 

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