PADOVA - Il comitato di disciplina e garanzia della segreteria federale della Lega ha deciso nell’ultima riunione di espellere dal partito il consigliere regionale Fabrizio Boron, il consigliere comunale di Albignasego Massimiliano Bertazzolo e il militante Michele Rettore. Non ci sono ancora gli atti ufficiali ma il primo non sarebbe in regola con i versamenti e soprattutto avrebbe appoggiato un altro candidato al Comune di Mestrino contro il candidato Lega. Su Bertazzolo la richiesta sarebbe partita all’unanimità della sua sezione per dichiarazioni pubbliche contro la Giunta sostenuta dalla Lega. Il provvedimento per Rettore sarebbe stato preso per aver pubblicato messaggi in chat pubbliche contro Salvini e la linea del federale.
Le espulsioni
Fa rumore soprattutto la riduzione allo stato laicale di Fabrizio Boron, pezzo da novanta della Lega a Padova, il più votato in città alle ultime regionali (6.500 voti) e già presidente della Commissione Sanità nel precedente mandato. Boron ha fatto critiche pesanti negli ultimi tempi. Alla sconfitta del candidato sindaco Francesco Peghin a Padova l’anno scorso, commentò: «Tre persone a Roma hanno deciso il candidato e l’hanno calato dall’alto senza ascoltare quelli che in città ci vivono. Sapevo che ci saremmo schiantati e l’avevo detto». Nelle amministrative di questo mese quando il centrodestra ha perso Piove di Sacco ha ribadito: «Scelte calate dall’alto. Non siamo più il partito dei militanti ma un club privato. E la Lega ha perso anche a Borgo Veneto e Solesino». Ma è la partita di Mestrino quella a pesare di più. Dall’interno lo accusano di aver sostenuto la candidatura del vicesindaco Mario Fiorindo uscito in polemica dalla Giunta, contro quella del sindaco uscente Marco Agostini, leghista.
La difesa: «Lotta di potere»
«Io non ho sostenuto alcun candidato contro la Lega - dichiara Boron - sono andato una sera su invito di alcuni militanti espulsi a sentire le loro ragioni ma non c’è un solo atto contro. La verità è che se perdiamo Vicenza, Padova e Verona e chi porta il partito a questi livelli viene promosso, non ci siamo. Ma c’è dell’altro. Se osserviamo bene, gli espulsi sono delegati al congresso regionale, Rettore è addirittura nel direttivo provinciale. La manovra secondo me è togliere voti a chi vuole contrastare Stefani-Bitonci-Ostellari». Anche il caso di Michele Rettore è probabilmente inserito in una lotta di potere. Si era candidato in un primo momento alla segreteria provinciale poi aveva virato, con Boron e Daniele Canella, sindaco di S. Giorgio delle Pertiche, sulla candidatura del sindaco di Brugine, appunto Giraldo. Ma parlando delle sue difficoltà si era detto «rammaricato perché auspicavo una competizione alla pari; invece chi ricopre ruoli dirigenziali nel partito si sta comportando in modo sicuramente non imparziale e corretto ma, invero, altamente anti democratico». Per Bertazzolo pesa anche l’amicizia con Roberto Marcato e il sindaco di Noventa Marcello Bano, su posizioni critiche rispetto alle scelte della segreteria regionale e nazionale.
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