PADOVA - Il centralino della polizia locale domenica 10 maggio, per tutta la giornata, è stato letteralmente preso d'assalto. Decine e decine di cittadini, infatti, hanno subissato le linee della centrale operativa dei vigili per segnalare la presenza di migliaia di persone lungo gli argini e in centro storico.
Domenica di semi libertà. Parchi e centri storici veneti presi d'assalto, primi bagni a Jesolo
Non solo. La stragrande maggioranza delle segnalazioni ha riguardato chi non ne vuole proprio sapere di utilizzare la mascherina per andare in giro. Nei parchi, intanto, troppi bambini giocano sulle giostrine nonostante i divieti. Tutti gli appelli alla responsabilità sembrano dunque essere passati in secondo piano rispetto alla voglia di stare all'aria aperta dopo quasi due mesi di quarantena. Per tutta la giornata, infatti, ieri argini, piazze e parchi pubblici hanno registrato un'affluenza che non si ricordava da tempo. La situazione più preoccupante, però, è stata riscontrata in centro storico dove, nella tarda mattinata e all'ora dell'aperitivo, gli assembramenti sono stati tantissimi.
AL DUOMO
Attorno alle 11, per esempio, il muretto che delimita il sagrato della Cattedrale è stato letteralmente preso d'assalto da decine di ragazzi e anche di famiglie che lì hanno passato buona parte della mattinata. Capannelli di persone si sono registrati, in tutta la piazza fino all'ora di pranzo. Verso le 18, invece, alcuni assembramenti sono stati segnalati in piazza Dei Signori dove molti ragazzi si sono dati appuntamento sulle gradinate della Gran Guardia.
GLI ARGINI
Dalle prime ore del mattino fino a quasi il tramonto, poi, si è registrato un gran traffico lungo tutti gli argini cittadini. Se, nella stragrande maggioranza dei casi, la gente si è limitata a fare attività fisica, non è mancato, però, chi ha approfittato dell'occasione per dare appuntamento agli amici e trascorrere qualche ora in compagnia passando sopra ad ogni distanziamento sociale. Molte segnalazioni arrivate alla polizia municipale hanno riguardato persone che andavano in giro con la mascherina abbassata o, in alcuni casi, senza alcun presidio di sicurezza.
In alcuni casi, una pattuglia è arrivata su posto. Chiaramente, trattandosi di gente a passeggio o in bici, è molto difficile individuare il trasgressore. Quindi non è sta elevata alcuna sanzione. Più tranquilla, invece, la situazione nei parchi pubblici che, comunque, per tutta la giornata, sono stati frequentatissimi. «Non abbiamo registrato particolari problemi ha confermato in serata l'assessore al Verde pubblico Chiara Gallani. Nei giorni scorsi, però, abbiamo riscontrato che, nonostante il divieto, c'è chi utilizza le giostrine dopo aver rimosso i sigilli». «Naturalmente è comprensibile che i più piccoli, dopo due mesi chiusi in casa, desiderino giocare all'aperto ha aggiunto l'esponente di Coalizione civica allo stesso tempo, però, mi auguro che tutti si rendano conto che queste restrizioni sono legate esclusivamente alla necessità di contrastare in tutti i modi l'epidemia».
LA SORVEGLIANZA
E, proprio per far rispettare le norme anti Covid, il Comune ha ingaggiato 15 richiedenti asilo per sorvegliare le aree verdi cittadine. «Sì, l'emergenza sanitaria ci ha costretto a rivedere i nostri piani - ha spiegato ancora Gallani -. Alcuni ragazzi che erano destinati ad altre mansioni sono stati assegnati alla sorveglianza dei nostri parchi». «Il loro è contributo molto prezioso - ha concluso - dopo la chiusura delle aree verdi i padovani stanno tornado a frequentare i nostri parchi. Il rispetto del distanziamento sociale, però, è imprescindibile. Per questo abbiamo bisogni di aumentare la sorveglianza». Una decina di richiedenti asilo ha già preso servizio nei giorni scorsi. Gli altri verranno chiamati a breve.
(foto da facebook Sei di Padova se...)
Ultimo aggiornamento: 19:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica di semi libertà. Parchi e centri storici veneti presi d'assalto, primi bagni a Jesolo
Non solo. La stragrande maggioranza delle segnalazioni ha riguardato chi non ne vuole proprio sapere di utilizzare la mascherina per andare in giro. Nei parchi, intanto, troppi bambini giocano sulle giostrine nonostante i divieti. Tutti gli appelli alla responsabilità sembrano dunque essere passati in secondo piano rispetto alla voglia di stare all'aria aperta dopo quasi due mesi di quarantena. Per tutta la giornata, infatti, ieri argini, piazze e parchi pubblici hanno registrato un'affluenza che non si ricordava da tempo. La situazione più preoccupante, però, è stata riscontrata in centro storico dove, nella tarda mattinata e all'ora dell'aperitivo, gli assembramenti sono stati tantissimi.
AL DUOMO
Attorno alle 11, per esempio, il muretto che delimita il sagrato della Cattedrale è stato letteralmente preso d'assalto da decine di ragazzi e anche di famiglie che lì hanno passato buona parte della mattinata. Capannelli di persone si sono registrati, in tutta la piazza fino all'ora di pranzo. Verso le 18, invece, alcuni assembramenti sono stati segnalati in piazza Dei Signori dove molti ragazzi si sono dati appuntamento sulle gradinate della Gran Guardia.
GLI ARGINI
Dalle prime ore del mattino fino a quasi il tramonto, poi, si è registrato un gran traffico lungo tutti gli argini cittadini. Se, nella stragrande maggioranza dei casi, la gente si è limitata a fare attività fisica, non è mancato, però, chi ha approfittato dell'occasione per dare appuntamento agli amici e trascorrere qualche ora in compagnia passando sopra ad ogni distanziamento sociale. Molte segnalazioni arrivate alla polizia municipale hanno riguardato persone che andavano in giro con la mascherina abbassata o, in alcuni casi, senza alcun presidio di sicurezza.
In alcuni casi, una pattuglia è arrivata su posto. Chiaramente, trattandosi di gente a passeggio o in bici, è molto difficile individuare il trasgressore. Quindi non è sta elevata alcuna sanzione. Più tranquilla, invece, la situazione nei parchi pubblici che, comunque, per tutta la giornata, sono stati frequentatissimi. «Non abbiamo registrato particolari problemi ha confermato in serata l'assessore al Verde pubblico Chiara Gallani. Nei giorni scorsi, però, abbiamo riscontrato che, nonostante il divieto, c'è chi utilizza le giostrine dopo aver rimosso i sigilli». «Naturalmente è comprensibile che i più piccoli, dopo due mesi chiusi in casa, desiderino giocare all'aperto ha aggiunto l'esponente di Coalizione civica allo stesso tempo, però, mi auguro che tutti si rendano conto che queste restrizioni sono legate esclusivamente alla necessità di contrastare in tutti i modi l'epidemia».
LA SORVEGLIANZA
E, proprio per far rispettare le norme anti Covid, il Comune ha ingaggiato 15 richiedenti asilo per sorvegliare le aree verdi cittadine. «Sì, l'emergenza sanitaria ci ha costretto a rivedere i nostri piani - ha spiegato ancora Gallani -. Alcuni ragazzi che erano destinati ad altre mansioni sono stati assegnati alla sorveglianza dei nostri parchi». «Il loro è contributo molto prezioso - ha concluso - dopo la chiusura delle aree verdi i padovani stanno tornado a frequentare i nostri parchi. Il rispetto del distanziamento sociale, però, è imprescindibile. Per questo abbiamo bisogni di aumentare la sorveglianza». Una decina di richiedenti asilo ha già preso servizio nei giorni scorsi. Gli altri verranno chiamati a breve.
(foto da facebook Sei di Padova se...)
