Domenica di semi libertà. Parchi e centri storici veneti presi d'assalto, primi bagni a Jesolo

Lunedì 11 Maggio 2020
Domenica di semi libertà. Parchi e centri storici veneti presi d'assalto, primi bagni a Jesolo

Centri storici e parchi presi d'assalto. Se le spiagge, ieri, sono state quasi risparmiate dagli italiani in fuga dalle quattro mura domestiche, i piccoli e grandi polmoni verdi delle città hanno registrato il pienone, invasi da famiglie e biciclette. Ovunque le pattuglie della Polizia locale sono dovute intervenire per raccomandare le distanze di sicurezza tra runner irrispettosi e ragazzini spavaldi, fare alzare le persone dalle panchine.

A Padova ieri il centralino della Polizia locale per tutta la giornata è stato preso d'assalto. Decine e decine di cittadini, infatti, hanno subissato le linee della centrale operativa dei vigili per segnalare la presenza di migliaia di persone lungo gli argini e in centro storico, molti senza mascherina. Nei parchi, intanto, troppi bambini giocano sulle giostrine nonostante i divieti. La situazione più preoccupante, però, è stata riscontrata in centro storico dove, nella tarda mattinata e all'ora dell'aperitivo, gli assembramenti sono stati tantissimi. E, proprio per far rispettare le norme anti Covid, il Comune ha ingaggiato 15 richiedenti asilo per sorvegliare le aree verdi.

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Fuga dall'isolamento anche nel Veneziano: dal via vai in piazza Ferretto a Mestre, ai ciclisti che si sono rivisti perfino nelle calli di Venezia con le famiglie che passeggiavano alle Zattere, ai Giardini e a Sant'Elena. A Jesolo e Bibione tanti proprietari di seconde case finalmente in visita. E tra sabato e domenica sulla spiaggia si sono visti anche i primi ospiti, in gran parte a passeggio tra il lungomare e la battigia, ma tutti distanziati e indossando mascherine e guanti. Non è mancato chi è si disteso al sole per la prima tintarella stagionale, pratica che in realtà sarebbe ancora vietata visto che i vari decreti autorizzano solo l'attività sportiva sulla spiaggia. E i più temerari si sono concessi anche un bagno in mare.

A Roma la sindaca Virginia Raggi, dopo avere chiesto ai suoi cittadini di usare la massima cautela e di rispettare le regole, oggi deciderà se procedere o meno con la chiusura di quei giardini dove la situazione si è rivelata più difficile da gestire. Gli assembramenti maggiori si sono visti a Villa Ada e Villa Pamphilj. Qui si sono creati ingorghi d'auto e file per i parcheggi. 

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«MAI VISTA TANTA GENTE»
«Mai vista tanta gente - allargano le braccia gli attivisti dell'Associazione per Villa Pamphilj - ma d'altronde se le famiglie da qualche parte devono pure trovare uno sfogo, purché ci si rispetti gli uni con gli altri». Tra ieri mattina e sabato i controlli sono stati 18mila, con poco più di 30 comportamenti proibiti. Sabato notte la Polizia ha persino interrotto un party illegale a base di alcool al Tuscolano. 

Tanti ieri a passeggio anche lungo i Navigli di Milano, ma in pochi con spritz e bicchieri in mano.

Insomma, un aperitivo sottotono. A chi si appoggiava alle balaustre, gli agenti intimavano di camminare. A Bari, è stata interrotta una partita di basket. Ogni ragazzo sorpreso nel parco ha ricevuto una multa di 400 euro.

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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